“A chi vuole parlare anche di politica, senza continuare a far propaganda e strumentalizzazioni, dico che queste elezioni hanno molte chiavi di lettura, che tutti dobbiamo saper leggere, specie chi ha a cuore le sorti di quel popolo moderato che bisogno di progetti ed idee chiare: Pdl, Udc ed anche Fli devono tornare a sedersi insieme intorno a un tavolo per parlare del loro futuro.

Però, é indispensabile farlo con uno spirito costruttivo, che punti ad una rinnovata politica del fare e non al vecchio modo di fare politica “. Così il presidente della Provincia di Napoli commenta i risultati elettorali del primo turno delle elezioni amministrative 2012. “Si parla tanto di assi politici – aggiunge Cesaro – ma poco di strategie e programmi. Alla lunga tutto ciò non premia. Mi sembra che l’unico progetto che è stato valutato sul campo e promosso dal voto, dove è stato riproposto, sia stato quello che ha portato prima il sottoscritto, Sibilia e Cirielli e poi Stefano Caldoro a governare le Province di Napoli, Avellino e Salerno e la Regione Campania. E’ da qui che bisogna ripartire per garantire al nostro elettorato quella trasparenza e quella sicurezza che con chiarezza ci ha chiesto”. “La verità è che, chi più chi meno – prosegue Cesaro – siamo tutti a leccarci le ferite, perché gli elettori ci hanno chiaramente richiamato all’ordine. Dobbiamo essere capaci di tradurre con maggiore determinazione le istanze che ci vengono dal territorio e trasformarle in azioni di governo. Ma sarebbe un gravissimo errore pensare ad un PDL cotto e defunto. Siamo stati puniti dove abbiamo fatto errori clamorosi, ma siamo stati abbondantemente premiati dove abbiamo governato bene e con coerenza, come a S.Antimo, che registra una percentuale tra le più alte d’Italia, ed Aversa. E poi credo che debba avere il giusto risalto anche il risultato clamoroso di Acerra, dove il nostro candidato va al ballottaggio con il candidato del terzo polo, e la sinistra, che qui ha governato per decenni, scompare”.

 

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