“Siamo qui per ribadire il no alle discariche e il no alle cave che vengono utilizzate per depositare i rifiuti di qualsiasi tipo”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla manifestazione di Chiaiano contro l’ipotesi della realizzazione di una nuova discarica. “Sempre meglio manifestare, – ha aggiunto il sindaco – sempre meglio sottolineare, sempre meglio chiarire” perché “c’è un quadro che non è rassicurante”. De Magistris ha voluto ribadire che Napoli, e la Città Metropolitana, “quindi 92 Comuni”, si sono espressi “contro inceneritori e discariche”. “É una opposizione netta – ha fatto notare il sindaco – ribadita nelle recenti elezione, in modo massiccio”. Il primo cittadino partenopeo ha voluto evidenziare anche che a fronte della posizione netta dei comitati, dei movimenti e delle associazioni c’è, invece, “una ambiguità di troppo in quelle che sono le linee normative nazionali e regionali”. “Quindi – ha aggiunto de Magistris – meglio ribadire che la città e la Città Metropolitana hanno già pesantemente dato”. Per il sindaco di Napoli, inoltre, è giunto il momento di discutere “di tutto quello che si deve fare per riqualificare l’area”. “Abbiamo messo in campo la gara per la riqualificazione di quella che un tempo era la discarica di Chiaiano, – ha ricordato – ci abbiamo lavorato come Comune di Napoli e come città metropolitana. Io vorrei che si iniziasse a discutere con la Regione Campania di risorse significative per il parco delle colline, un parco regionale dove il Comune ha una posizione residuale, e questa è un’altra cosa che si dovrebbe rivedere nell’ambito delle competenze tra Comune, Città Metropolitana e Regione”. de Magistris, infine, si è detto “insoddisfatto” della legge regionale che “non mette chiarezza su Sapna, che non mette chiarezza sul ciclo dei rifiuti, così come per l’acqua”. “Sull’inceneritore la battaglia è stata vinta, – ha poi concluso il sindaco di Napoli – e devo dare atto che la Regione Campania, in questo, è venuta sulle posizioni del Comune: anzi stiamo lavorando per la realizzazione dell’ecodistretto, quindi impianti di compostaggio, trattamento dei rifiuti in modo compatibile con l’ambiente, aumentare la raccolta differenziata, il porta a porta”.

 

 

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