“Un rimborso della Regione Campania pari a 28 euro ad azienda. Questa è l’esigua somma formato sfottò che si sono visti riconosciuti i territori salernitani danneggiati dal cinipide galligeno del castagno”. Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano criticando il provvedimento licenziato dalla giunta che riconosce il diritto all’indennizzo alle imprese agricole nei cui territori delle dodici Comunità montane hanno subito danni alle coltivazioni di castagno. “Il presidente De Luca e il fido consigliere all’agricoltura Alfieri dal cilindro hanno cacciano – sottolinea Cammarano – un salvifico provvedimento di liquidazione degli aiuti alle aziende castanicole che hanno subito danni dal cinipide e relativo all’anno 2014”. “Il decreto della giunta De Luca liquida alle comunità montane la somma complessiva di 1.270.217,80 euro come indennizzi – sottolinea – da corrispondere alle aziende agricole castanicole”. “Leggendo nel dettaglio si scopre che per la sola provincia di Salerno – evidenzia il consigliere – ad esempio, sarà liquidata la somma di 140.000 euro”. “Tenendo conto che le aziende agricole del comparto salernitano sono all’incirca 5000 – aggiunge – si tratterebbe di un compenso medio di 28 euro ad impresa agricola, o se vogliamo 28 euro a ettaro, visto che le superfici in questione ammontano appunto a 5000 ettari all’incirca”. “Questo è il ‘generoso’ sostegno che il Presidente De Luca concede agli agricoltori salernitani – spiega – questo è l’aiuto al ‘comparto di pregio’ più volte descritto dall’indaffarato Alfieri”. “La crisi castanicola causata dal cinipide perdura da molti anni – conclude Cammarano – ci sono voluti ben 3 anni per risarcire di una sola annata i nostri agricoltori figuriamoci se la Regione Campania è in grado di risolvere il problema alla base”.

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