NAPOLI – Auspica una città metropolitana di eletti e non di nominati, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, intervenendo alla conferenza sulla Città Metropolitana. “Senza elezione diretta del sindaco metropolitano verrebbe meno un rapporto diretto con il cittadino che solo l’elezione diretta può garantire – ha detto Cesaro – La provincia di Napoli ha più di 3 milioni di abitanti e tutti questi cittadini devono poter scegliere il loro nuovo sindaco metropolitano”.

Urbanistica e trasporti sono i principali temi da trattare nella stesura dello Statuto della Città Metropolitana, secondo quando affermato dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. “Bisogna lavorare su un territorio omogeneo per funzioni e strutture, che probabilmente non corrisponde all’attuale provincia di Napoli – ha detto Cesaro alla riunione con i 71 sindaci della provincia – basti pensare alla fascia domiziana e dell’agro nocerino sarnese”. “Mi chiedo perché non dovrebbe rientrare nei confini e nelle competenze della futura città metropolitana anche la zona del futuro aeroporto che dovrebbe sorgere a Grazzanise. Ha continuato Cesaro – Sarebbe indispensabile per una corretta politica di viabilità e dei trasporti che altrimenti vedrebbe troppi soggetti istituzionali coinvolti in un programma di coordinamento e sviluppo del territorio”.

 

Per il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, la priorità deve essere lo statuto “Ci vuole uno statuto che pensi ai cittadini e che sia formulato tutti insieme” “Tutte le fasi costituenti hanno scogli e ostacoli, bisogna fare un lavoro comune e scrivere questo statuto che pensi ai cittadini soprattutto perche questo è l’obiettivo”, ha detto de Magistris secondo il quale “Bisogna organizzare la distribuzione di servizi e funzioni per migliorarli, penso ai rifiuti, al trasporto delle acque, e che i sindaci possano contare di piu autonomia finanziaria, è importante riscrivere i rapporti con la regione e gli aumenti”. Il sindaco di Napoli, ha invitato a non fare guerre di poltrone perché si rischia l’isolamento: “chiameremo a partecipare tutti i cittadini, non sarà solo una partita dei sindaci. Ci dev’essere un momento referendario sullo statuto”.

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