NAPOLI – Si è appena conclusa presso la Sala Multimediale Nugnes del Consiglio Comunale di Napoli, in via Verdi, la conferenza stampa di presentazione della Delibera Consiliare proposta dalla vice presidente del Consiglio Comunale di Napoli Elena Coccia per il riconoscimento della cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera

nati in Italia e residenti nella città di Napoli. Presenti: Antonio D’Alessandro, Segretario provinciale PRC Napoli, Elena Coccia, vice Presidente Consiglio Comunale di Napoli, Khaled Alzeer, responsabile Immigrazione PRC Napoli, Simona Molisso, Consigliera comunale. “Riteniamo superato l’istituto dello ‘ius sanguinis’ perché non risponde più alle dinamiche economiche e sociali di un Paese di crescente immigrazione come il nostro”, ha affermato Elena Coccia durante la Conferenza, “proponendo la cittadinanza onoraria, fatto simbolico ma importante”. “Dovrebbe essere riconosciuto il diritto di cittadinanza fondato sull’istituto dello ‘ius soli’ per i nati in Italia da genitori stranieri, come avviene in molti stati di tradizioni democratiche”, ha aggiunto Khaled Alzeer. “Con questa iniziativa vogliamo offrire un ulteriore sostegno alla campagna ‘L’Italia sono anch’io’ che sostiene due proposte legislative di iniziativa popolare finalizzate al riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri nati nel nostro Paese o giunti con i genitori migranti”, ha aggiunto Alzeer.

“Vogliamo attraverso questa iniziativa dal valore altamente simbolico accendere i riflettori su un aspetto del fenomeno globale dell’immigrazione troppo spesso trascurato. Se sono da considerare importanti le politiche d’ingresso dei migranti, infatti, altrettanto lo sono le politiche d’inclusione e la capacità di sviluppare un Welfare che comprenda tutta la popolazione residente in un territorio – ha concluso Antonio D’Alessandro – A Napoli uno dei banchi di prova è costituito dalla seconda generazione di immigrati, quelli che spesso affollano le aule delle scuole. A loro, alle loro aspettative, ai loro comportamenti, le istituzioni locali devono rivolgere una particolare attenzione, tenendo conto che circa la quarta parte degli immigrati legalmente residenti in città è costituita da minori e che moltissimi di questi bambini non sono nati nel paese d’origine dei loro genitori ma in Italia. Una iniziativa importante, dunque, che affronta il tema con serietà e determinazione collocando Napoli nella sua dimensione mediterranea, per trasformarla in città crocevia dei diritti, dell’accoglienza e dell’inclusione sociale”

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