ACERRA – ”Non siamo la pattumiera della Campania”, ed un intero Consiglio comunale dice ‘no’ alla realizzazione di un impianto di gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi ad Acerra (Napoli), dando mandato ai dirigenti municipali di preparare un ricorso contro un decreto dirigenziale della Regione Campania, che ha invece approvato, il 9 ottobre, un progetto presentato dalla società Eco Drin.
Una decisione, quella della Regione, non condivisa dal Comune di Acerra, che già in sede di Conferenza di servizi in sede sovracomunale, aveva espresso parere negativo per la realizzazione dell’impianto nella zona Asi in località Pantano, la stessa dove sorge il termovalorizzatore, per ora l’unico in Campania. Ed ora il Consiglio comunale dà mandato ai propri dirigenti municipali di predisporre un ricorso. ”L’impianto – si legge nella delibera approvata all’unanimità dal Civico consesso acerrano – va ad aggiungere al nostro territorio una ulteriore azienda di smaltimento rifiuti e pertanto inquinante, ed il territorio di Acerra ha porzioni, più o meno ampie, con un inquinamento sopra il limite previsto da legge, così come dalla relazione Arpac”. Il Consiglio comunale, quindi, ha respinto ”con forza l’indirizzo che sta assumendo la zona Asi, in virtù di un disegno politico che parte dai tempi di Bassolino, dove si pensa di far diventare Acerra ‘la pattumiera della Campania”’. Il Consiglio comunale, nell’atto che sarà trasmesso, tra gli altri, alla Regione Campania, all’Arpac, al consorzio Asi, ed all’Asl, sottolinea le paure dei cittadini ”che ormai vedono nell’inquinamento ambientale la prima causa di mortalità per tumori”, e ribadisce la volontà che ”sull’intero territorio non debbano insediarsi nè ampliarsi aziende di trattamento e smaltimento rifiuti che possano incrementare l’inquinamento”.