“Si terrà mercoledì 13 giugno il Consiglio regionale straordinario sulle ‘Problematiche di funzionamento del Collegio dei Revisori dei Conti’ su richiesta del M5S, sottoscritta da tutte le forze d’opposizione. Un importante passo in avanti per rompere la cappa di silenzio che si è creata all’indomani delle clamorose dimissioni dell’ex presidente del Collegio e del suo atto d’accusa riassunto in 23 punti. La Giunta De Luca dovrà spiegare in Consiglio perché il Collegio dei revisori non è stato messo nelle condizioni di poter operare e dare conto delle tante criticità sollevate nei mesi dagli stessi componenti del Collegio”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Campania, che aveva pure depositato una mozione molto articolata per chiedere il rafforzamento del ruolo dell’organismo di controllo, anche attraverso provvedimenti di tipo normativo. “Non c’è stato neppure il tempo di discutere e approvare la mozione del M5S – sottolinea Ciarambino – che, dopo un anno e mezzo di immobilismo e dopo aver ostacolato il lavoro del Collegio, dal cilindro della maggioranza è venuta fuori la proposta di legge ‘Disposizioni per la disciplina del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione Campania’. L’ex presidente del Collegio in Commissione Trasparenza aveva denunciato che quella proposta di legge, in lavorazione da tempo, si era poi insabbiata”. “La maggioranza ha avviato una maratona per calendarizzarla e approvarla prima della seduta del Consiglio – spiega la capogruppo – forse nel tentativo di spuntare le armi del M5S. Ciò ci fa solo piacere, visto che stiamo ottenendo il risultato sperato: il nostro ruolo, fin da quando ci siamo insediati in Consiglio, è fare da pungolo e da stimolo”. “Ma anche in questa occasione dobbiamo rilevare che la maggioranza si mette le regole sotto ai piedi – attacca Ciarambino – nel correre per apparire i più bravi, il proponente della proposta di legge Franco Picarone ha depositato il testo non come consigliere regionale del Pd, ma come presidente della Commissione Bilancio”. “Un’iniziativa in contrasto con l’articolo 53 del Regolamento interno del Consiglio regionale, che demanda l’iniziativa legislativa ai soli Consiglieri regionali, e non ai presidenti delle commissioni consiliari” – insiste Ciarambino – “A questo scivolone c’è da aggiungerne un altro clamoroso, cioè la proposta di legge, invece, di essere assegnata per competenza alla Commissione Affari istituzionali – evidenzia la capogruppo – è stata assegnata proprio alla Commissione Bilancio, che guarda caso è presieduta dallo stesso firmatario della proposta Picarone”. “C’è un chiaro problema di opportunità: il proponente è anche colui che presiede la Commissione che dovrà valutare il testo – aggiunge – E non finisce qui: il conflitto d’interesse è ancora più forte se si considera che in maniera indiretta la stessa Commissione Bilancio e la sua azione sono oggetto della valutazione e del controllo proprio del Collegio dei revisori dei conti”. “Abbiamo perciò trasmesso una nota al presidente del Consiglio regionale – conclude Ciarambino – perché intervenga su tutte le criticità segnalate”.

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