”Avevo detto che un minuto dopo il voto della Camera mi sarei dimesso. Mi sono infatti recato da Berlusconi al quale ho consegnato le mie dimissioni irrevocabili da coordinatore campano del Pdl”. Lo ha detto Nicola Cosentino durante la registrazione

della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera. “Se dovesse un tribunale ritenermi colpevole in primo grado io scompariro’ dalla politica, ma non possono essere ritenute vere le accuse di parte”. Lo ha sottolineato il deputato del Pdl Nicola Cosentino, ospite della puntata di ‘Porta a Porta’ che andra’ in onda questa sera, dopo la decisione presa oggi dalla Camera di respingere la richiesta di autorizzazione all’arresto nei suoi confronti. “Non mi sento un privilegiato -ha aggiunto- perche’ subisco una violenza mediatica, politica e per certi aspetti giudiziaria da 3 anni a questa parte. Vorrei che le accuse infamanti che mi vengono rivolte fossero valutate da un giudice terzo. E’ giusto privare della liberta’ personale un cittadino o un parlamentare prima del giudizio di un giudice terzo?”. Entrando poi nel merito delle accuse che gli vengono rivolte, Cosentino ha ricordato di essere stato “per 20 anni all’opposizione in Campania: ha visto mai la camorra mettersi con uno sfigato che non riesce a fare un centro commerciale? Dal 1996 sono stato sempre candidato al Parlamento in posizione blindata, andavo a chiedere voti ad ambienti criminali? Sono un c…ne?”.

 

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