NAPOLI – “A Napoli non si è schizzinosi, si è ‘sfastiriati’ (dal dialetto non ne possiamo più, ndr) e, gentili ministri, ho usato un termine riduttivo, perché la rabbia sociale è davvero tanta”. Lo dice Luigi de Magistris intervenendo su Facebook. “Lo dico animato dal dovere morale verso i miei cittadini, i cui diritti sono ostaggio di un governo che si è dimenticato della capitale del Sud. Napoli esiste, con le sue drammatiche difficoltà, 365 giorni l’anno, non solo un lunedì e un martedì di metà novembre”.
“In queste ore, a Napoli – scrive il sindaco di Napoli – si sta concludendo il vertice italo-tedesco. Vorrei dire ai ministri Fornero e Profumo quello che recentemente mi è stato raccontato da una ragazza trentenne, laureata, la quale mi ha riferito di un colloquio di lavoro avuto con il titolare di un bar del centro di Napoli. L’offerta lavorativa parlava di 30 euro al giorno, naturalmente al nero, per un part time. La ragazza mi ha riferito di aver considerato favorevolmente l’offerta perché 30 euro per un part time a Napoli non sono male, salvo poi appurare che il titolare intendeva per part time un impegno dalle 6 del pomeriggio fino alle 3 di notte. Questo è un part time nella realtà napoletana perché all’interno del bar qualcuno lavora dalle 10 del mattino alle 3 di notte per 600 euro al mese”. “La mobilitazione indetta dalla Ces per domani – aggiunge a proposito della manifestazione della la Confederazione europea dei sindacati – rappresenta la giusta risposta europea alle politiche di austerità e di rigore che stanno polverizzando i diritti dei cittadini-lavoratori e la possibilità stessa di superare la crisi. Si deve investire nel lavoro e nell’istruzione per un’altra Europa, giusta e democratica, dove soprattutto ai giovani sia riconosciuto il diritto all’occupazione che determina la speranza di futuro. Per questo dobbiamo essere tante e tanti in piazza, anche in Italia. Per questo dobbiamo essere tante e tanti alla manifestazione indetta dalla Cgil a Napoli e dalla Fiom a Pomigliano”.