Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Pietro Foglia, ha approvato all’unanimità (41 voti favorevoli) la Proposta di legge “Riconoscimento e costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera” che è stata introdotta all’esame dell’Assemblea dal Vice presidente vicario della VIII Commissione Fernando Zara (Fd’I-AN), per la maggioranza, e dal consigliere Gennaro Mucciolo (Pse), per l’opposizione. “Sono orgoglioso di poter presentare una legge importante ed innovativa che potrà valorizzare e dare impulso ai sistemi produttivi locali derivanti da attività agricole e agroalimentari” – ha spiegato Zara, sottolineando “la condivisione che si è avuta in Commissione”. “Ringrazio i consiglieri che insieme a me hanno firmato la proposta di legge e tutti i colleghi che hanno lavoratori in sinergia per una proposta di legge che nasce da incontri tenuti sul territorio da imprenditori singoli e associati, da associazioni che hanno valenza nazionale e regionale e che offre uno strumento fondamentale al mondo agricolo e a quella parte che vuole utilizzare al meglio le proprie risorse e potenzialità per produzioni certificate per essere competitivi sul mercato internazionale” – ha aggiunto Mucciolo. L’assessore all’agricoltura Daniela Nugnes ha ricordato che “questa legge raccoglie un’esigenza che nasce dal basso e dal nostro territorio offrendo alle imprese agricole una serie di opportunità, anche di carattere fiscale, che potranno rilanciare il settore”. Una legge condivisa anche dall’opposizione, con la consigliera Rosa D’Amelio (Pd) che ha sottolineato che “essa è frutto delle proposte delle associazioni e delle imprese per dare vita a filiere produttive di qualità e promuovere sviluppo in agricoltura” e il consigliere Dario Barbirotti che ha evidenziato che “questa legge è una delle migliori prodotte da questa legislatura”. Positivi anche i commenti del consigliere Angelo Marino (Caldoro Presidente), della consigliera Sandra Lonardo (FI) che si è soffermata “sui prodotti campani che sono di altissima qualità che va incentivata e salvaguardata attraverso la filiera produttiva, in questo modo si segna un’altra giornata positiva per questo Consiglio regionale”, del consigliere Carmine Mocerino (Udc) per il quale “questa legge segna una delle pagine più positive di questo Consiglio a favore del mondo agricolo e delle imprese ivi operanti”. La proposta di legge, frutto della unificazione delle proposte ad iniziativa dei consiglieri Gennaro Mucciolo (Pse), Pietro Foglia (Ncd), che della Commissione Agricoltura è stato Presidente prima di essere eletto al vertice del Consiglio regionale, e Gennaro Nocera (FI), e dei consiglieri del Pd Nicola Caputo, oggi parlamentare europeo, e Donato Pica, disciplina il riconoscimento e la costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari e dei distretti di filiera al fine di promuovere lo sviluppo rurale, di valorizzare le risorse naturali, sociali ed economiche dei territori, di facilitare l’integrazione tra i diversi settori economici e tra le stesse filiere e di garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Essa mette in campo i distretti rurali, quali sistemi territoriali, a anche a carattere interregionale, contraddistinti da obiettivi di sviluppo condivisi derivanti dall’integrazione tra attività agricole e altre attività locali, nonché dalla produzione di beni e servizi di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali; i distretti agroalimentari di qualità, ovvero i sistemi produttivi locali cui partecipano imprese organizzate in una o più filiere agroalimentari; i distretti di filiera costituenti da imprese operanti nelle diverse fasi di valorizzazione di un prodotto agroalimentare e cioè della produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione di un prodotto agroalimentare. I Distretti sono riconosciuti con deliberazione della Giunta regionale su iniziativa delle imprese operanti nel territorio regionale, delle associazioni di categoria e dei consumatori, delle organizzazioni sindacali almeno di rilevanza regionale, dei soggetti pubblici. E’ prevista l’adozione di un Piano di distretto, da sottoporre alla Giunta, contenente gli obiettivi di sviluppo e la strategia che si propone per raggiungerli.