”Non tradite il popolo che ha avuto fiducia in voi, voi siete lì perche’ vi abbiamo messo noi, non avete vinto nessun concorso”. Questo l’appello di don Maurizio Patriciello rivolto alla classe politica italiana in occasione di un incontro promosso dal coordinamento Comitato fuochi che si è svolto nella sala del Consiglio comunale di Napoli sul tema della Terra dei fuochi. Il parroco, impegnato nella lotta per le bonifiche dei terreni compresi tra le province di Napoli e Caserta, ha riferito che il giorno 22 nella sua parrocchia si recheranno i ministri Alfano e De Girolamo.
”Non so se vengono per una passerella – ha detto Patriciello – io per ora li accolgo e li ringrazio. Parleremo loro – ha aggiunto il parroco – senza peli sulla lingua”. Patriciello ha ricordato le iniziative fino ad ora realizzate e ha dichiarato che ”indietro non si torna”. ”La disperazione, lo sdegno – ha spiegato il parroco – sono forze che non devono andare perdute. Ognuno di noi – ha aggiunto – sta lottando per se stesso, per i propri figli e nessuno vuole o deve essere ringraziato”. Da Patriciello un duro affondo alla classe politica campana che – ha detto – ”dal presidente della Regione a tutti i sindaci, dovrebbero essere più offesi di me ricordandosi che la morte non guarda in faccia a nessuno”. Rispetto alle ‘accuse’ arrivate ai comitati da contadini e agricoltori, il parroco ha replicato che ”nessuno ha mai detto che tutta la Campania è avvelenata. Noi chiediamo – ha evidenziato – che ci dicano quali sono i terreni avvelenati, che quei terreni non siano più’ utilizzati per le coltivazioni e che si impieghino terre sane”.