Aldo Patriciello, eurodeputato e candidato alle elezioni del prossimo 25 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo ha partecipato stasera alla convention elettorale di Forza Italia presso il Teatro Italia. All’incontro con amici ed amministratori dell’area vesuviana, ha preso parte il deputato Paolo Russo, il consigliere provinciale Gianni Giugliano, il consigliere comunale Antonio Agostino Ambrosio.  “L’area vesuviana– ha detto Patriciello- ha delle potenzialità enormi, che vanno assolutamente valorizzate, anche con il contributo dell’Unione Europea. Nel prossimi sette anni, arriveranno in Campania oltre 21 miliardi euro, stanziati dall’UE nell’ambito della politica di coesione. Una delle tante opportunità che l’Europa continua a dare alla Campania ed al Mezzogiorno per agganciare il treno della ripresa. Per queste ragioni– ha aggiunto- è fondamentale recarsi alle urne il prossimo 25 maggio e convincere anche i disillusi e gli euroscettici, tentati dalla tentazione di disertarle. Da più parti, per ragioni puramente elettorali, sento continui attacchi all’Europa, una realtà dalla quale possiamo trarre il meglio, grazie alla sinergia ed alla collaborazione istituzionale. Per fare bene c’è bisogno dell’impegno di tutti, per questo i miei contatti con molte amministrazioni locali sono continui. Come sapete– ha continuato Patriciello- le classifiche ufficiali, mi collocano al 45esimo posto su 766 deputati europei per produttività. Questo dato viene fuori dall’analisi non solo delle votazioni finali, ma anche di interrogazioni, relazioni, interventi: insomma, tutto quanto è necessario per farmi portavoce a Bruxelles delle istanze locali. I parolai di professione non servono a nulla, li conosciamo e ne abbiamo abbastanza. Fare è la parola d’ordine. Fare bene è nostro preciso dovere morale. Forza Italia è il partito del Fare. Voi sapete bene– ha concluso Patriciello- che il mio partito è stato tra i più attivi per risolvere il problema abitativo della zona rossa, che esiste, soprattutto perché a suo tempo sono state fatte scelte ideologizzate che non hanno tenuto conto della realtà concreta di chi qui ci vive, senza avere le stesse opportunità degli altri cittadini, visto che una legge regionale miope ha impedito loro di usufruire del condono edilizio previsto dal Governo centrale”.

 

 

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