“Il Comune di Napoli ha eseguito la volontà referendaria procedendo alla totale pubblicizzazione della azienda che gestisce il ciclo dell’acqua cittadina, per cui è nata la Abc (acqua bene comune), azienda speciale di totale diritto pubblico, la quale ha aperto il proprio Cda alla partecipazione di esponenti dei movimenti e della società civile, nonché ha previsto il coinvolgimento dei lavoratori nel sistema di sorveglianza dell’ente”.
Lo afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. ”L’acqua – aggiunge – è infatti un bene comune che non può e non deve essere oggetto di privatizzazione, come per altro stabilito dai cittadini italiani in occasione di un referendum. Per questo ci lascia esterrefatti la nomina di Laboccetta a presidente della Gori Spa che rappresenta, per Napoli, una scelta sbagliata, espressione di spartizione ed occupazione politica in un settore delicatissimo come quello dell’intero ciclo delle acque. Alla luce di questa nostra attenzione alla difesa e promozione dell’acqua pubblica, esortiamo la Regione Campania a varare una legge regionale sul ciclo integrato delle acque che proceda all’affidamento ad Abc dell’Ato, come si era impegnato a fare lo stesso presidente Caldoro”.
”Serve, dunque – conclude De Magistris – un quadro normativo chiaro che metta in sicurezza il ciclo dell’acqua pubblica e non isoli e penalizzi Napoli in quanto punto di avanguardia nel sistema regionale e nello stesso Paese, essendo l’unica grande città italiana ad aver dato seguito, scrupolosamente, alla chiara volontà popolare”.