NAPOLI – Lacrime di liberazione ma anche di rabbia, per una vicenda giudiziaria, personale e politica che ha messo a rischio il prosieguo della sua esperienza nella giunta del Comune di Napoli guidata dal sindaco Luigi De Magistris.

E’ scoppiata a piangere l’assessore allo Sport, Pina Tommasielli, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 48esima edizione della Capri-Napoli, la gara di nuoto di fondo in programma domenica primo settembre e valida quale prova conclusiva della Coppa del mondo di nuoto in acque libere su distanze superiori ai 10 km. Nella prima uscita ufficiale dopo il “perdono” del primo cittadino e la piena riabilitazione nel suo incarico, nel suo intervento per presentare la Capri-Napoli ha colto l’occasione per ricordare quanto e’ accaduto nelle scorse settimane: “Devo ringraziare quanti mi hanno espresso vicinanza e solidarieta’ – ha detto ai giornalisti – Ho temuto che il percorso avviato negli ultimi due anni potesse non proseguire, e in questi frangenti tanti mi hanno sostenuta. Saro’ sempre vicino allo sport napoletano e con me i componenti del mio staff, che sento di ringraziare per quanto hanno fatto e per quanto faranno”.

La voce rotta dall’emozione, poi le lacrime tra gli applausi di una parte della sala. Pina Tommasielli e’ stata al centro di una forte polemica politica che l’ha travolta alla fine di luglio: la Procura di Napoli l’ha indagata, con le accuse di falso e truffa, per presunte multe fatte cancellare. Multe, sempre secondo le accuse, ricevute dalla sorella dell’assessore alle Politiche sociali e allo sport, Maria Teresa, e dal cognato, il magistrato e sindaco di Villaricca, Franco Gaudieri, per essere transitati con le loro auto nelle ztl promosse dall’amministrazione e per le quali servono permessi speciali. Permessi – sempre secondo le indagini, condotte dall’aggiunto Gianni Melillo e dai pm Ida Teresi, Maria Sepe, Danilo de Simone e Luigi Santulli – che sarebbero anche “spuntati”, ma sarebbe risultato “alterato – scrive la Procura partenopea – il registro di protocollo degli atti in entrata all’assessorato alla Mobilita’, facendo risultare depositate, in data anteriore alle contravvenzioni indicate, istanze di autorizzazione al transito nella ztl da parte del cognato e della sorella sovrascrivendo e cancellando le preesistenti annotazioni del registro”. L’assessore, e con lei due collaboratori dello staff, sono stati anche interrogati dai magistrati. Dopo le polemiche politiche, Pina Tommasielli aveva rassegnato le dimissioni. Dimissioni respinte, dopo un periodo di riflessione, dal sindaco Luigi De Magistris. Un “perdono” che non e’ invece arrivato dal partito della Tommasielli, Italia dei Valori, che ha preso ufficialmente le distanze dalla decisione del primo cittadino di “riabilitare” l’assessore con delega alle Politiche sociali e sport del Comune di Napoli.

 

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