NAPOLI – “L’Udc è all’opposizione al Comune di Napoli, ma ha sempre dimostrato per questioni importanti quale è stato il decreto 174, cosiddetto ‘salva comuni’, di sostenere una politica responsabile e di sensibilizzazione verso il Governo nazionale, appoggiando tutte le iniziative utili ad evitare un possibile dissesto economico del bilancio comunale. Su tale impegno, anche lo stesso Segretario nazionale Lorenzo Cesa si è impegnato con i gruppi parlamentari, aiutando la comunità partenopea nel sostenere gli emendamenti proposti. Diverso è il giudizio sui singoli atti della Giunta de Magistris”. Ad affermarlo sono David Lebro, Raimondo Pasquino e Clotilde Paisio.
“In particolare, desta stupore -sottolineano i rappresentanti dell’Udc della città di Napoli- la delibera di revoca dall’incarico di Direttore Generale del Prefetto Silvana Riccio in quanto è incomprensibile che all’improvviso vengano meno i presupposti del rapporto fiduciario tra il Sindaco e lo stesso Direttore Generale. Non è condivisa la scelta di metter fine ad un rapporto fiduciario con una motivazione non adeguata. Il Prefetto Riccio, per unanime ammissione, ha sviluppato in questi mesi di attività un’adeguata politica amministrativa, necessaria per un Comune in pre-dissesto, ed è stata apprezzata per aver varato la riforma della macchina comunale, per aver attuato politiche di rigore quale la realizzazione di un centro unico di spesa, per aver costituito, primo esempio in Italia, un ufficio anticorruzione e per essere stata un vero punto di equilibrio per le forze sindacali in un momento difficile per l’Amministrazione. La revoca di un incarico è un fatto gravissimo – concludono gli esponenti dell’Unione di Centro – e dovrebbe sopraggiungere solo in casi estremi e, in ogni caso, dopo una lunga serie di scrupolose riflessioni complessive”.