NAPOLI – “Siamo convinti che l’epilogo della vicenda del museo Madre costituisca una delle pagine più brutte per la giunta Caldoro”. E’ quanto sottolinea, in una nota, Gennaro Migliore del coordinamento nazionale di SEL. “L’assenza di una politica per la cultura ha paralizzato per due anni la regione”, dice ancora Migliore secondo il quale “tutto questo perché l’assessore Miraglia è stata sempre animata da una furia spartitoria tesa ad azzerare tutto quello che c’era prima di lei”.
“Ora si sono trovati finalmente i soldi, – prosegue – che poi sono sempre gli stessi, e ci sarà un nuovo management: siamo curiosi di comprendere se questo cambierà la natura del Madre. L’arte contemporanea non è un vezzo intellettuale, ma una delle chiavi fondamentali di lettura di una civiltà moderna, che concepisce la cultura anche come volano economico. Vogliamo capire se si intende continuare a scommettere sulla strada tracciata, garantendo investimenti pubblici duraturi che consentano alla struttura Madre di andare avanti”. “Se, al contrario, ci dovessimo trovare, come è stato nel recente passato, davanti a forzature di tipo politico che puntano nel lungo periodo a smantellare uno degli istituti culturali della città, piegandoli a fini privatistici, – conclude Migliore – la nostra opposizione sarà durissima”.