NAPOLI – Un appello affinché “la Regione si faccia rapidamente promotrice di un confronto con i rappresentanti delle associazioni dei genitori di ragazzi autistici e dei Centri convenzionati specializzati nel trattamento di questa patologia” per studiare le soluzioni all’allarme lanciato in questi giorni sul blocco dell’assistenza e “non ledere il sacrosanto diritto alla salute e dunque all’assistenza di queste persone”.
Scrive così Antonio Marciano, vicecapogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale della Campania, in una lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente della Giunta, Stefano Caldoro, dopo una serie di incontri con i familiari di ragazzi autistici.
“Con il decreto 81 del 5 Luglio 2013 – spiega Marciano – la Regione Campania ha approvato le nuove tariffe per le prestazioni di riabilitazione. Questo aumento è arrivato ben oltre la metà dell’anno, impossibilitando di fatto i centri convenzionati a rispettare la programmazione già fissata per il 2013 sulla base dei tetti di spesa imposti dalla stessa Regione e causando, di conseguenza, una riduzione dei servizi e della capacità di ingresso alle cure”.
“Già negli anni passati si segnalavano problemi ad agosto o nel periodo natalizio, quando le strutture sospendevano i trattamenti per gestire al meglio il budget, mentre le persone con autismo necessitano di cure continuative. Si rischia ora un dramma sociale, per un fenomeno che coinvolge oltre duemila ragazzi della nostra regione e che è in continuo aumento. Alcuni centri stanno chiudendo, altri invece hanno diminuito il monte ore per i trattamenti. Non mancano casi, purtroppo, dove si richiede un contributo economico alle famiglie per portare avanti la terapia già iniziata”, prosegue il vicecapogruppo del Pd nella missiva.
Ci sono inoltre “troppe differenze nel numero di prestazioni e terapie indicate dalle Asl, a volte anche all’interno dello stesso Distretto. Ed esistono forti limiti nell’erogazione del numero di ore di trattamento (in media 6 ore a settimana, mentre a livello nazionale ne sono previste 25), salvo deroghe o progetti speciali che vengono realizzati in maniera del tutto arbitraria e a chiazza di leopardo da diversi distretti delle Asl Campane. A queste difficoltà si sommano quelle relative all’inserimento scolastico dei ragazzi affetti da autismo, che avviene in maniera a dir poco inappropriata”, dice ancora Marciano.
“Le peculiarità delle problematiche dei disturbi dello spettro autistico richiedono risorse umane specificatamente formate e risorse strutturali dedicate”, si legge nella lettera: invece, le linee guida regionali accomunano il trattamento a “quello di altre patologie che afferiscono alla riabilitazione, come ad esempio disturbi del linguaggio o dell’apprendimento e ritardi dello sviluppo psicomotorio. Tutto ciò si traduce, quindi, in lunghe liste di attesa e nel rischio che, pur in presenza di una diagnosi precoce, fondamentale per tentare una cura della malattia, l’inizio dell’intervento ritardi, disattendendo così a tutti i principi di tempestiva presa in carico definita dalle Linee Guida Nazionali”.
Marciano conclude chiedendo al governatore Caldoro di attivarsi “per sostenere un intervento normativo che inserisca l’autismo nel novero delle malattie più gravi, non relegando i trattamenti e l’assistenza tra quelli delle patologie più semplici e della riabilitazione. Questo passaggio consentirebbe una diversa e maggiore tutela sia per le persone affette da disturbi dello spettro autistico, sia per le loro famiglie”.