MELITO – La contesa comunale balza sulla scrivania del prefetto Gerarda Pantalone. Mercoledì 16 settembre l’intera opposizione consiliare ha presentato un esposto al prefetto affinché vengano adottati gli opportuni provvedimenti a garanzia della comunità melitese e la salvaguardia dei diritti. I firmatari dell’esposto , Rocco Marrone, Nunzio Marrone, Giuseppe Cerrota, Rosa Cecere , Patrizia Di Munno, Marco Ponticiello, Alfonso Costa, Luciano Mottola e Antonio Amente chiedono al prefetto delucidazioni in merito alla delibera di consiglio comunale del 28 agosto 2015 con la quale la maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco Venanzio Carpentieri, ha approvato il bilancio preventivo 2015, in assenza della minoranza che aveva abbandonato l’aula, ritenendo illegittima la discussione dei punti all’ordine del giorno. Secondo i l’opposizione la delibera sarebbe da annullare in quanto sino a 4 giorni dalla seduta, i consiglieri comunali non hanno avuto la possibilità di poter visionare la documentazione completa che, ai sensi di legge, doveva preesistere alla convocazione del consiglio comunale, onde consentire agli aventi diritto di verificare quanto proposto dalla giunta e di formulare le proprie osservazioni ed emendamenti nei termini prescritti dal Regolamento di Contabilità del Comune di Melito. “E’ questo il primo passo ufficiale per far sì che i nostri diritti e soprattutto gli interessi della città di Melito vengano salvaguardati – dichiara il consigliere comunale di opposizione Luciano Mottola – E’ cosa fatta, come abbiamo annunciato anche nelle scorse settimane, il ricorso al Tar. I termini per il deposito della documentazione necessaria per l’approvazione del bilancio non sono stati rispettati, eludendo più volte il regolamento comunale. Abbiamo piena fiducia nella giustizia e siamo certi che le anomalie da noi segnalate saranno riscontrate anche dal giudice. Il bilancio è stato preparato in tutta fretta e non va dimenticato che l’amministrazione si era resa già gravemente inadempiente tanto da richiedere la diffida del prefetto”. In caso di accoglimento del ricorso presentato dall’opposizione si andrebbe ad elezioni anticipate nella prossima primavera in un clima che si preannuncia incandescente. Il medesimo esposto è stato infatti inoltrato anche alla sezione di controllo della Corte dei Conti per la mancanza all’interno della documentazione inerente al documento contabile 2015 del bilancio della Melito Multiservizi, società partecipata del Comune in liquidazione dallo scorso febbraio. “Ogni qualvolta si parla di vicende riguardanti la Melito Multiservizi cala il mistero ed in molti si chiudono nel silenzio totale. Per qualcuno la società sembra non essere mai esistita, dimenticando, o fingendo di farlo, che la stessa partecipata è indebitata per milioni di euro ed è oramai sull’orlo del fallimento – prosegue il consigliere Mottola – nel corso della seduta di consiglio comunale del 28 luglio 2015 il consigliere comunale di maggioranza Raffaele Caiazza aveva invitato il sindaco ad un’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della Melito Multiservizi. Non ci risulta però che il consigliere Caiazza sia passato ad azioni concrete, quasi a dimostrare che quando c’è da passare dalle parole ai fatti si riscontrano enormi difficoltà o forse più semplicemente mancanze di volontà. Da tempo l’unica reale opposizione presente in consiglio comunale, quella rappresentata dai firmatari dell’esposto inviato al prefetto ed alla Corte dei Conti, sta raccogliendo, come dimostrano le decine di richieste di atti, determine e verbali, la documentazione necessaria a provare la disgraziata gestione della Melito Multiservizi nell’ultimo quinquennio con la concretizzazione di una situazione debitoria ultramilionaria della quale i responsabili dovranno rispondere nelle sedi competenti”.