NAPOLI – “Le scuole materne e gli asili nido,nella costituzione italiana, sono indicati nell’ambito dell’istruzione inferiore obbligatoria e gratuita. Correttamente i bimbi dell’asilo fanno parte del sistema integrato dell’educazione. Detto questo, resta comunque l’obbligo che il Comune rispetti il tetto di spesa complessivo”. Così Vincenzo Moretto, consigliere comunale di Napoli del Pdl. “Nell’attuale situazione – aggiunge – ci sono 53 milioni che non tornano nel rapporto tra spese correnti e spese del personale. Il prossimo anno scolastico, negli asili comunali, rischiano i 430 contratti dei precari, che se non rinnovati, lasciano chiuso un asilo su due.
Il Sindaco, il 10 agosto sull’argomento ha espresso ampie assicurazioni, probabilmente nell’ambito della sua autonomia, ha deciso come spendere i soldi, considerando i limiti di spese obbligatorie e vincolate, in sostanza, sarebbe opportuno, ed i tempi sono ristrettissimi, rivedere la spesa corrente, in un confronto immediato in Consiglio Comunale per riformulare il bilancio di previsione 2012-2013. Intanto alcune sigle sindacali hanno scritto al prefetto denunciando la drammatica situazione economica del Comune di Napoli”. “I sindacati – conclude Moretto – sono determinati a rivendicare la corresponsione dell’intero salario accessorio ai dipendenti comunali. L’unica strada percorribile per assumere le maestre precarie, è tagliare la spesa su altri tipi di servizi, dovrà essere De Magistris a decidere le priorità, l’apertura degli asili è imminente”.