Oggi a Città della Scienza è stata festa. Anzi è stata la ”Grande festa per la ricostruzione” organizzata dalla Fondazione Idis a due anni dall’incendio che distrusse i padiglioni dello science center di Napoli. Circa 5mila persone l’hanno visitata, in una giornata che ha visto anche la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e di Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alle regionali della prossima primavera. L’apertura dello science center è iniziata in mattinata con Museo Porte Aperte, la Mostra ”Il Mare” e l’Officina dei Piccoli Laboratori, animazioni e dimostrazioni scientifiche, incontri e visite guidate per gli studenti e tutti i giovani. Ed è proseguita per tutta la giornata, nonostante la pioggia. Prima con ‘Music School Festival. Lip Dub per la ricostruzione di Città della Scienza’ nel Teatro Galilei 104, un evento speciale in collaborazione con il Polo Qualita’ di Napoli-Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. A seguire, l’appuntamento e’ stato ”A tu per tu con la ricerca: idee, brevetti, innovazioni, ricercatrici e ricercatori per Città della Scienza”. Per l’evento, Università, Centri di ricerca, Associazioni, hanno il loro sodalizio con Città della Scienza, attraverso una presenza caratterizzata da dimostrazioni, esperimenti e presentazioni. Nel pomeriggio è stata inaugurata, nel padiglione Marie Curie, la mostra fotografica ”Messa a fuoco” con gli scatti di Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Raffaela Mariniello. E ancora: l’incontro ”4 marzo 2013 – 4 marzo 2015”, con le testimonianze, tra gli altri, di Vittorio Silvestrini, presidente Città della Scienza, e Rosalia Vargas, presidente Ecsite, Rete Europea dei Musei Scientific. A seguire ”Ripensare le città: dagli spazi vuoti all’economia della conoscenza”, una conversazione con Franco Purini, architetto dell’Università di Roma La Sapienza in collaborazione con Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, Coinor, Dipartimento di Architettura e Scuola Politecnica delle Scienze di Base dell’Università di Napoli Federico II. E, per finire, il concerto della Brigada Internazionale con Daniele Sepe