“La candidatura Pd deve aver una propria autonomia da Roma. Siamo consapevoli che il governo su Napoli è poco attento. Matteo Renzi, che ha smosso tante cose, per il Sud ha smosso troppo poco. Se io mi candidassi non lascerei nelle mani di de Magistris e dei Cinque Stelle la carta della critica al governo. Con Roma ci deve essere collaborazione e critica su quanto fa per il Mezzogiorno”. Lo afferma, in un’intervista al Mattino, l’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino, secondo cui “ogni giorno che passa senza indire le primarie è un regalo che il Pd fa agli avversari”. “Queste Comunali saranno una battaglia in salita per tutti, a cominciare da Luigi de Magistris che, come sindaco in carica, dovrebbe avere la strada spianata per una riconferma, invece affanna”, osserva Bassolino. Quanto alla sua possibile candidatura, “dentro di me non c’è un conflitto tattico. È piuttosto un conflitto reale tra la voglia d’ impegnarmi per risollevare Napoli dalla condizione di affanno in cui vive e il desiderio di stare a fianco alla mia famiglia che ho sacrificato per troppo tempo. Chi pensa che io sia mosso dalla fregola di fare il sindaco non sta bene con la testa”. In caso di candidatura, “condurrei una campagna aprendo a forze nuove, guardando al futuro, con lo spirito del 1993. Decido io, in piena autonomia”, dichiara Bassolino. “Se invece dovessi farlo con lo spirito del 2005, caricandomi sulle spalle le necessità di alleanze nazionali, mi direi: ma chi me lo fa fare?”.

 

 

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