Il Consiglio comunale, presieduto da Raimondo Pasquino, si è riunito oggi in via Verdi, affrontando nella prima ora di lavori il question time (interrogazioni dei consiglieri a risposta breve). Due i quesiti ai quali ha risposto in Aula l’Amministrazione, entrambi del consigliere Moretto, sul degrado delle Vele di Scampia, con risposta dell’assessore al Patrimonio Fucito, e sul degrado di via Tasso, con risposta dell’assessore alle Infrastrutture Calabrese e del vice Sindaco e assessore all’Ambiente Sodano.
La seduta, presenti 39 consiglieri, è stata aperta dall’attribuzione temporanea da parte del Consiglio ad Enrico Lucci del seggio resosi vacante a seguito della sospensione del consigliere Castiello. Il consigliere Lucci ha successivamente dichiarato di aderire al gruppo del Popolo della Libertà.
Il presidente Pasquino ha poi effettuato una serie di comunicazioni all’Aula: dell’accettazione temporanea della carica di capogruppo di Italia dei Valori da parte della consigliera Amalia Beatrice; di ingresso nel gruppo misto dei consiglieri Gallotto, Russo, Luigi Esposito e Schiano, già componenti del gruppo di Italia dei Valori, e dell’adesione, sempre al gruppo misto, del consigliere Santoro, proveniente dal gruppo Fli.
Alla presenza della famiglia, l’assessore al Personale Moxedano ha quindi commemorato Lorenzo Vitale, 58 anni, dipendente comunale, recentemente scomparso. Esempio di grande attaccamento al lavoro, in Comune dal 1973, Vitale ha prestato la sua opera in diversi settori dell’Amministrazione, distinguendosi anche per il grande impegno con il quale si dedicò, dopo il terremoto, alla sistemazione degli sfollati. Nel 2011, dopo una serie di esperienze, fu distaccato al Consiglio comunale, nel gruppo di Italia dei Valori, diventando poi collaboratore dell’assessorato al Personale. Nonostante gli impegni lavorativi, non abbandonò mai l’attività sindacale e politica, iniziata a 13 anni con l’iscrizione alla Fgci e poi continuata come dirigente nella sezione di Piscinola del Partito comunista. Ottimismo, disponibilità, lealtà e amicizia sincera, questi i tratti principali di Lorenzo Vitale, “un amico”, ha detto Moxedano, “che non dimenticherò”.
Il consigliere Moretto ha poi ricordato Raffaele Raimondi, giudice di Cassazione e componente del comitato scientifico dell’Assise di Palazzo Marigliano. Magistrato serio e preparato, uomo di grande cultura e sensibilità, in magistratura dall’età di 26 anni, Raimondi fu tra i primi in Italia ad occuparsi di reati ambientali e urbanistici. Sempre attivo nella denuncia dei più gravi disastri ambientali, è stato un esempio di magistrato impegnato e partecipe della vita culturale e civile della sua città. Il consigliere Iannello, associandosi al ricordo, ne ha sottolineato il legame alla migliore tradizione culturale napoletana, tradizione che va da Elena Croce a Gerardo Marotta, sempre attivo nelle mobilitazioni per il Centro storico Unesco e a favore della rinascita di Bagnoli. L’Aula ha concluso i due momenti di commemorazione osservando un minuto di raccoglimento.
Il Consiglio comunale, presieduto da Raimondo Pasquino, ha proseguito i propri lavori con gli interventi su questioni urgenti ai sensi dell’articolo 37 del regolamento interno. Sono intervenuti i consiglieri Pace (gruppo Misto – Centro Democratico) che, prendendo spunto dal recente progrom razzista, ha lanciato l’appello ad attuare il programma, ambizioso ma di civiltà giuridica, dell’amministrazione teso all’integrazione dei Rom; Antonio Borriello (PD) sull’assistenza ai diversamente abili nella scuola invitando ad accelerare sulla verifica degli atti relativi all’aggiudicazione di 2 lotti del servizio a due cooperative che, in difficoltà per il ritardo, hanno iniziato le procedure di licenziamento per circa 100 lavoratori; Simona Marino (Città Ideale) per presentare la pubblicazione a cura del suo Gruppo che vuole porsi come racconto delle pratiche politiche sui territori; Giovanni Formisano (IDV) per denunciare posizioni preconcette, come quelle pronunciate dal segretario Tavella al congresso regionale della CGIL, mentre, in presenza della crisi del porto, sarebbe necessaria una azione unitaria verso il Governo per la realizzazione del grande progetto che garantirebbe il futuro dello scalo napoletano; Vincenzo Gallotto (gruppo Misto) che ha spiegato le ragioni del suo allontanamento dal partito IDV dopo aver più volte segnalato senza esito la gestione non trasparente e non democratica del partito e del gruppo in città; Ciro Borriello (SEL) sul disagio di circa 30 famiglie in fabbricati vetusti determinato dal continuo transito di tir in via Luigi Volpicella di Barra con l’invito a trovare una viabilità alternativa e sul disagio dei lavoratori dell’ufficio condono del Comune che soffre per carenza di personale e mancanza del dirigente; Antonio Fellico (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’alternativa) chiedendo al presidente e al Consiglio di produrre un documento a sostegno dell’iniziativa dei parlamentari napoletani sul problema delle RCA il cui sistema determina disuguaglianza a danno dei cittadini napoletani; Aniello Esposito (PD) sull’ammontare della cifra risparmiata grazie all’assenza del servizio cerimoniale allo stadio in occasione delle partite e sulla disparità tra uffici degli assessori e quelli del Consiglio che non possono usufruire della turnazione dei dipendenti; Carlo Iannello (Ricostruzione Democratica) per chiedere chiarimenti sulla decisione dell’abbattimento di alberi all’interno della Villa Comunale e chiarimenti sulle notizie di stampa relative alle dimissioni del presidente Pasquino rassegnate nelle mani del Sindaco invece che, correttamente, in quelle del Consiglio che lo ha eletto, elemento che aggrava la situazione di “sbrindellamento” politico all’interno dell’Assemblea, segno di agonia dell’esperienza amministrativa in corso.
Il presidente Pasquino è intervenuto a questo punto spiegando che non ci sono formalizzate dimissioni, come dimostra il regolare svolgimento della seduta odierna, e ricordando la discussione svolta in conferenza dei Capigruppo nella quale, per rispondere all’esigenza politica manifestata dal Sindaco di attribuire ad un esponente dell’opposizione una delle due Vice Presidenze, ed in segno di solidarietà con le dimissioni della Vice Presidente Coccia, si è manifestata la disponibilità a rimettere il mandato in caso di sfiducia da parte dell’Aula.
Gli interventi ex art 37 sono continuati con gli interventi del consigliere Carmine Attanasio (gruppo Misto – Verdi), denunciando la strumentalità degli attacchi al Sindaco e invitando a dare una base programmatica all’azione amministrativa di questa seconda fase concentrandosi sull’obiettivo di ridare normalità alla città e sulla necessità di accompagnare i necessari abbattimenti di alberi con la loro sostituzione; Carmine Schiano (gruppo Misto) per spiegare che l’abbandono del gruppo IDV è stato motivato dall’appiattimento della vita politica del partito e dal mancato rinnovamento; Ciro Fiola (PD) rilevando l’assenza di un serio dibattito sulle responsabilità che hanno portato a continui rinvii delle sedute consiliari in presenza di un vero e proprio “sfilacciamento” del Consiglio e invitando i consiglieri a dimettersi ravvisando nell’assenza di incisività del Consiglio uno dei fondamentali motivi del fallimento dell’esperienza amministrativa della giunta de Magistris; Vincenzo Moretto (Fratelli d’Italia) che ha lamentato l’impossibilità di un dibattito e di un approfondimento in Consiglio sulle vicende più significative della vita politica e amministrativa della città, a partire dalle questioni del S. Carlo, di Bagnoli e della grave situazione debitoria dell’ABC; invitando a bloccare la discussione delle delibere all’ordine dei lavori per risolvere prima le problematiche relative alle commissioni; Gennaro Esposito (Ricostruzione Democratica) che ha definito un “pasticcio” la mancata riorganizzazione delle commissioni, invitando a fare al più presto chiarezza nell’interesse della città; Antonio Borriello (PD) per il quale siamo in presenza di un fallimento politico della maggioranza che ha sostenuto il Sindaco, ribadendo il dovere politico del PD di farsi carico con responsabilità anche nei confronti del Governo nazionale dei problemi della città, a cominciare dalla difficile riscrittura del piano di riequilibrio e concludendo con la sollecitazione ad adottare una maggiore trasparenza nella vita del Consiglio.
Terminati gli interventi urgenti, il Consiglio ha accolto la proposta formulata dal presidente della Commissione Bilancio Elpidio Capasso di invertire l’ordine dei lavori per trattare in precedenza due delibere, la prima relativa all’autorizzazione all’affidamento alla Napoli Servizi S.p.A. dell’attività di manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare comunale e al relativo impegno contabile, la seconda per l’individuazione delle modalità attraverso le quali sarà assicurata, da parte di Napoli Servizi Spa, la prosecuzione delle attività attualmente facenti capo a ELPIS srl. La proposta di Capasso, sulla quale si sono dichiarati in disaccordo Moretto e d’accordo Fellico, è stata approvata a maggioranza con 23 sì e 4 astenuti (i consiglieri di Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto) dopodiché il presidente Pasquino ha dato la parola all’assessore al Patrimonio Fucito per l’illustrazione della prima delibera da trattare.
L’assessore al Patrimonio Fucito ha quindi illustrato, sotto la presidenza del Vice Presidente Frezza, la delibera n. 34 relativa all’autorizzazione all’affidamento alla Napoli Servizi S.p.A. dell’attività di manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare comunale e al relativo impegno contabile. Con quest’atto, ha spiegato l’assessore, si sta operando in prosecuzione logica della volontà già espressa dal Consiglio che, a settembre scorso, votò l’attribuzione di un milione e 500mila euro per rimpinguare il capitolo delle manutenzioni straordinarie. Di questa somma, circa 400 mila euro sono già stati utilizzati per manutenere due immobili oggetto di fitto passivo da restituire ai proprietari, come prevede la legge, spesa che però consentirà per il futuro un notevole risparmio. Fucito ha quindi ricordato che sono state cinque le riunioni di commissioni dedicate all’approfondimento dell’atto e a tutte le altre azioni riguardanti il patrimonio. Va ricordato che si sta avviando un sistema complesso ed articolato, una modalità nuova di gestione di un patrimonio di notevole consistenza e si potrà ulteriormente riflettere sui limiti esistenti, ma superabili, con un lavoro che è già avviato e procede nei limiti delle possibilità. Il dibattito successivo dell’Aula, presieduta dal presidente Pasquino, ha registrato gli interventi dei consiglieri Fiola (PD), Varriale (Misto Centro Democratico), Nonno (Fratelli d’Italia), Antonio Borriello (PD), Fellico (Fed. Sinistra), Santoro (NCD), Luigi Esposito (Misto), Moretto (Fratelli d’Italia, che ha chiesto la votazione per appello nominale delle delibera), Guangi (PDL, che ha annunciato che non parteciperà al voto).
Nella replica, l’assessore al Patrimonio Fucito ha fatto alcune precisazioni relative ai passaggi che determinano la necessità della delibera: dal sistema delle manutenzioni previgente rispetto all’attribuzione alla Napoli Servizi della qualità di società di interesse generale, attraverso le decisioni che nel periodo da luglio a dicembre 2013 hanno normato le attività della società, si è dato vita ad un partenariato attivo con la NS alla quale sono stati attribuiti 9 milioni e 200mila euro e determinato la necessità di deliberare in Consiglio ogni attribuzione di risorse ulteriore rispetto alla cifra stabilita. L’assessore ha concluso ricordando che il nuovo sistema sta consentendo anche il recupero dell’attività degli uffici comunali ai quali è demandato il controllo analogo sulla società e, in sede preventiva, il controllo sugli interventi tecnici da effettuare.
Il Consiglio ha quindi discusso un emendamento presentato da A. Borriello – sul quale sono intervenuti i consiglieri Amodio Grimaldi, Ciro Borriello, e l’assessore Fucito, che ha proposto una modifica dello stesso -. L’emendamento è stato votato con appello nominale (richiesto da Moretto) e, siccome nella votazione è stata riscontrata la mancanza del numero legale – con soli 24 presenti – la seduta è stata sciolta.