Sotto la presidenza di Raimondo Pasquino, il Consiglio comunale si è riunito oggi in via Verdi, aprendo i suoi lavori con 30 consiglieri presenti. Nell’ora precedente, l’Aula è stata impegnata dai question time (interrogazioni a risposta breve); il consigliere Nonno sulle opere abusive in terra e in mare del Circolo Canottieri Napoli, sulla riapertura dei termini per la presentazione delle autocertificazioni connesse alle pratiche di condono e sul ripristino della corretta attività dell’Ufficio archivio licenze edilizie, con risposte dell’assessore al Patrimonio Fucito; il consigliere Moretto sulle problematiche relative al Tiberio Palace Hotel, sempre con risposta dell’asseessore Fucito.

 

Sono seguiti gli interventi ai sensi dell’art. 37 del Regolamento (questioni urgenti): Nonno sulla richiesta di identificare le persone che qualche giorno fa avevano occupato il primo piano del Palazzo del Consiglio e di trasmettere poi i dati alla Procura e alla Questura e sulla necessità di incontrare i lavoratori della Napoli Park per verificare la possibilità di raggiungere un accordo con quanti hanno avviato la causa per il riconoscimento della qualifica; Luongo sulle cartelle esattoriali Tares e sull’impossibilità per i cittadini di utilizzare i bollettini ricevuti nei giorni scorsi per la presenza di errori nei codici e, in alcuni casi, anche nei dati relativi all’intestatario e all’immobile, invitando gli uffici ad apportare le necessarie correzioni; Attanasio, sulla richiesta di rimuovere i tabelloni pubblicitari che occultano la vista dei palazzi storici e sulla necessità di controlli delle aree pedonali, spesso invase dalle auto, da parte della Polizia Municipale.

 

Il Vice Sindaco Sodano ha quindi relazionato sul tema all’esame del Consiglio (ambiente, ciclo integrato dei rifiuti, parchi e giardini). Sodano è partito dallo stato di grave e continua emergenza in cui versava la città all’atto dell’insediamento della nuova Giunta, nel giugno 2011. Due anni e mezzo dopo, Napoli è sede del Forum  mondiale sui rifiuti perché è stata la prima città, dopo S. Francisco, ad aderire alla rete strategica “rifiuti zero”. Con montagne di rifiuti in strada, e nonostante la scarsezza delle risorse, l’amministrazione ha iniziato con la ristrutturazione aziendale dell’Asia, interrompendo quella “filiera dell’emergenza” che aveva dato vita ad un vero e proprio sistema di illegalità consolidata. Inoltre, nonostante lo smaltimento dia di competenza della Provincia e la gestione dei flussi della Regione, con un accordo istituzionale con la Provincia il Comune ha scelto di trasportare all’estero con le navi il surplus di rifiuti che non si riusciva a smaltire, una scelta conveniente anche economicamente (120 euro a tonnellata) rispetto al trasporto agli Stir (140 euro a tonnellata). Il vice Sindaco ha poi sottolineato che l’Amministrazione non si è fermata solo all’emergenza: se prima solo 140 mila cittadini facevano la differenziata, oggi sono 320mila, ai quali, nei giorni scorsi, se ne sono aggiunti altri 100mila, con un tetto finanziato per 500 mila. Nonostante Napoli abbia una struttura complessa di strade, la raccolta porta a porta si farà ovunque sarà possibile mantenendo quella stradale negli altri casi. La percentuale cittadina è ora al 27 per cento, e a trenta dovremmo arrivare a fine dicembre con questo nuovo sistema, e a gennaio si supereranno le percentuali  minime di legge.

Sulla cosiddetta Terra dei Fuochi, il Vice Sindaco ha citato iniziative già prese (come la bonifica, con uno stanziamento in bilancio di 500 mila euro, di 66 siti di discariche illegali a cielo aperto per lo smaltimento di scarti di produzione). È stato inoltre istituito un osservatorio sulla Terra dei Fuochi.

Oggi, ha continuato, ci troviamo in una Regione dove la competenza sullo smaltimento e l’impiantistica fino al 31 dicembre è delle Province, ma dal 1 gennaio 2014, salvo proroghe, passerà ai Comuni. La Regione ha deciso di dividere i territori in Ato, una decisione sulla quale abbiamo espresso forti critiche, perché un territorio metropolitano con 92 comuni non può avere un solo ambito, occorrendone almeno tre nei quali distribuire gli impianti. Ha quindi ricordato l’impianto di compostaggio realizzato nel carcere di Secondigliano  e il bando per quello dell’Area Nord, e la richiesta al Governo dell’area per realizzare un secondo impianto di trattamento della frazione umida e selezione meccanica spinta per rendere Napoli, al termine della consiliatura, autonoma per quanto concerne l’impiantistica.

Sul versante risorse, fino ad ora abbiamo ricevuto 8 milioni di fondi Por, già impiegati per arrivare agli attuali livelli di cittadini coinvolti nella differenziata e, solo 5 sono stati i milioni ricevuti in aggiunta col ministero Prestigiacomo. La procedura di infrazione comunitaria che vede coinvolta dal 2007 la Regione blocca l’utilizzazione dei fondi Por.

Sull’Asia, Sodano ha spiegato che l’azienda conta 2400 dipendenti e soli 6 dirigenti, e che nei giorni scorsi, per la prima volta in 15 anni, è stato approvato il contratto di servizio, che dà la possibilità di esercitare il dovuto controllo ed uscendo dalla logica degli interventi fatti solo sull’emergenza. Lo spazzamento, (per il quale finora la città conta solo su 20 macchine spazzatrici), migliorerà tra quest’anno e l’inizio del 2014, con l’arrivo delle nuove spazzatrici meccaniche. Negli ultimi due anni sono poi state aperte altre 4 isole ecologiche e altre 4 sono in fase di realizzazione, allestito un sito di trasferenza autonomo con una capacità di circa 8mila tonnellate, un polmone che consente, con impianti fermi, di non avere strade invase dai rifiuti, opera realizzata con 600mila euro di risorse proprie. Ora dobbiamo chiedere le risorse che ci consentano di avere un’impiantistica che ci renda completamente autonomi.

Sull’argomento parchi e giardini, il vice Sindaco ha spiegato di aver ereditato una situazione grave, con un servizio di competenza completamente smantellato, con personale a disposizione ma senza risorse per acquistare mezzi e dotazioni, risorse oggi previste in bilancio, e con operazioni che venivano svolte attraverso appalti esterni, con grave frammentazione di competenze fra centro e periferia. In questi anni è stata fatta la manutenzione ordinaria su 40mila alberi di nostra diretta competenza, riaperti parchi cittadini, sollecitato il senso di appartenenza alla città, con oltre 120 mila aiuole adottate e altre 100 in corso di affidamento. Si sta ora lavorando ad una diversa riorganizzazione del rapporto tra centro e Municipalità per evitare una separazione impropria di competenza e una squilibrata distribuzione del personale e alla creazione del censimento del patrimonio arboreo della città, stanziati anche fondi per la manutenzione di tutti i parchi cittadini, l’acquisto di essenze arboree, un sistema di irrigazione fissa.

Il tema dell’ambiente, ha concluso Sodano, abbraccia comunque tante altre attività, tra queste le scelte di politica energetica, e la partecipazione all’Osservatorio internazionale sulle smart city.

È quindi intervenuto il Sindaco, che ha innanzitutto definito strategica la scelta di far diventare l’ Asia un’azienda totalmente pubblica, una scelta strategica per il pubblico che sarà mantenuta per i prossimi due anni. Per raggiungere una percentuale del 70 per cento di differenziata occorrono volontà, determinazione e risorse, e va detto con forza che è uno scandalo che la città di Roma, già destinataria di una legge speciale, alle prime difficoltà riceva risorse aggiuntive, mentre a Napoli sono state date solo in parte le risorse richieste. Sull’assoluzione dell’ex Governatore Bassolino, il Sindaco ha detto che non muta il giudizio politico che è di condanna di quella gestione e di responsabilità politica devastante. Tra due mesi, ha concluso, Napoli potrà diventare città metropolitana e, affrontando le sfide della raccolta differenziata, dell’innovazione e della partecipazione dei cittadini, della gestione del personale, la situazione migliorerà. Bisogna insistere con le richieste di aiuto al Governo nazionale, intanto Napoli aderirà con il proprio Gonfalone alla manifestazione del 16 novembre della terra dei Fuochi: “Dobbiamo metterci contro chi ha distrutto e vuole distruggere le nostre terre – ha concluso il Sindaco – , ma dobbiamo dire che siamo insieme protesta e proposta e che vogliamo rimanere in terre pulite con grande dignità e coraggio.”

Dopo la relazione del Vice Sindaco Sodano e l’intervento del Sindaco de Magistris, il Consiglio, presieduto da Raimondo Pasquino, e nel corso della seduta anche dal Vice Presidente Fulvio Frezza, ha iniziato il dibattito.

Il consigliere Moretto (Fratelli d’Italia), rivendicando all’opposizione, e in particolare al proprio gruppo, la richiesta di svolgere una discussione monotematica sull’ambiente, ha auspicato un confronto di merito con l’amministrazione; dopo aver rilevato che esiste ancora un’emergenza rifiuti in città e definito “sbagliata” la valutazione iniziale dell’amministrazione dei tempi necessari al raggiungimento del 70% di raccolta differenziata, ha presentato una serie di proposte programmatiche sui vari aspetti della questione ambientale, in particolare sul servizio igiene urbana, sul ciclo integrale dei rifiuti, su parchi ed aree verdi, soffermandosi sulla necessità di ammodernamento dei servizi e di razionalizzazione del personale;

Attanasio (Federazione dei Verdi – Gruppo Misto) rimarcati i passi avanti fatti sul tema dei rifiuti, e ribadita la condivisione della politica che su questo tema si sta portando avanti, si è soffermato sul contenuto di alcuni ordini del giorno presentati, in particolare sul problema dell’inquinamento  atmosferico dovuto al traffico, sul quale una serie di accorgimenti e di misure, anche minime (come la creazione di parcheggi per biciclette), potrebbero migliorare la situazione, sul verde, chiedendo l’attuazione della delibera approvata in Consiglio per i punti verdi di qualità e l’istallazione di impianti di irrigazione nelle aiuole date in adozione, sull’educazione ambientale;

Fellico (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’alternativa) con la richiesta di comunicare i tempi di realizzazione di alcune misure decise in merito al conferimento dei rifiuti, di interventi di riqualificazione urbana;

Caiazzo (Federazione dei Verdi – Gruppo Misto) è intervenuta sulla qualità dell’ambiente urbano e, presto, metropolitano, riportando i dati di alcune ricerche recenti e proposte, come i piani regolatori ad impatto zero, che cambiano i principi della pianificazione ambientale e urbanistica; ha inoltre auspicato uno sforzo per l’aumento dei controlli e del sistema sanzionatorio per evitare che comportamenti scorretti di alcuni danneggino l’intera cittadinanza, ha anticipato alcuni documenti che propongono, tra l’altro, l’assunzione della pratica della Valutazione Ambientale Strategica nei procedimenti, e proposto lo svolgimento di una seduta monotematica sulla sicurezza stradale;

Coccia (Federazione dei Verdi – Gruppo Misto) ha esordito ricordando che già da tempo c’erano denunce sui danni prodotti dalla camorra con il seppellimento di rifiuti tossici in Campania, fatto tanto grave da poter configurare epidemia colposa o dolosa, e, criticando la recente assoluzione dei responsabili della crisi rifiuti, in particolare quella di Impregilo, si è chiesta chi pagherà i notevoli danni causati alla collettività non solo dal punto di vista economico ma anche sanitario, auspicando in proposito l’istituzione del Registro dei tumori e concludendo con la proposta di aderire al ricorso al Tar di altri coomuni contro la costruzione di un nuovo inceneritore;

Antonio Borriello (Partito Democratico) ha ricordato le prime fasi dell’amministrazione di sinistra del 1993 che avevano prodotto un miglioramento della situazione igienica della città e una raccolta differenziata stradale al 20%, mentre la crisi dei rifiuti ha messo in evidenza la dimensione non solo regionale ma anche nazionale del problema insieme alla responsabilità delle classi dirigenti, sia di centrosinistra che di centrodestra; ha infine proposto la promozione di una festa dell’ambiente e, sottolineando gli altissimi costi di Asia, ha proposto il rilancio dell’azienda mediante un piano industriale, il coinvolgimento dei cittadini nella raccolta differenziata (che può produrre risparmi da destinare ad altri servizi), l’aumento delle attività di vigilanza e prevenzione;

Guangi (PdL), in qualità di presidente della commissione di indagine conoscitiva sulla discarica di Chiaiano, ha illustrato la sua relazione, evidenziando la scarsa partecipazione, anche a causa della mancanza di aggiornamenti da parte della Sapna sulle attività poste in essere; ha poi comunicato di rimettere il proprio mandato e definito non utile la permanenza della commissione (in quanto l’assessore si è attivato con la Sapna per avere le risposte necessarie) e ribadita l’assoluta necessità di aumentare la quota di differenziata, ancora troppo bassa;

Vernetti (IdV) ha ricordato le grandi difficoltà dell’Asia, alle prese con un’eredità pesante e difficoltà organizzative, ora in una fase nuova, ma con difficoltà del servizio, acuite dai comportamenti incivili dei cittadini e dei pendolari,  con ricadute negative sull’igiene e la mobilità; per questo resta indispensabile incrementare il controllo, che non può essere demandato solo alla polizia ambientale, e che va condotto in  modo accurato ed eguale in tutta la città;

Frezza (IdV) è intervenuto sulla priorità del contrasto all’inciviltà e al miglioramento dello spazzamento, sui maggiori controlli da operare, non privilegiando solo determinate zone, da svolgere anche coinvolgendo altre figure, insieme alla polizia ambientale e sulla necessità, per non vanificare i risultati della differenziata, di investire in sistemi di videosorveglianza per prevenire sversamenti illegali; ha anche preannunciato un ordine del giorno sull’acqua che deve restare pubblica:

Nonno (Fratelli d’Italia) ha esordito dicendo che sono tuttora irrisolti gli interrogativi e le responsabilità sulla crisi dei rifiuti e sulle ecoballe, e, richiamandosi alle dichiarazioni del pentito Schiavone del 1997, ha sottolineato la conoscenza diffusa, già allora, sul sistema delle discariche abusive; alla imminente riunione della Commissione regionale, accanto al chiarimento sulle politiche da realizzare, sarà lanciato l’allarme per il “prossimo business”, quello delle bonifiche; ha infine sollecitato l’estensione, eticamente dovuta, al quartiere di Pianura, invitando però a smetterla con le campagne ideologiche contro l’inceneritore;

Russo (IDV) focalizzare l’attenzione sui servizi ordinari della città per renderla più vivibile; condividendo l’invito del Sindaco ad uno scatto di reni, tuttavia va sottolineata la criticità costituita dalla ancora scarsa programmazione degli interventi; sulle problematiche ambientali, ha sottolineato l’obiettivo del recupero della balneabilità nella città di Napoli e la necessità dell’educazione ambientale; ricordando poi il disagio quotidiano vissuto sui rifiuti precedentemente, ha definito ingeneroso chi non riconosce i passi in avanti fatti, in generale sulle problematiche ambientali occorre una riorganizzazione e un rilancio dei servizi deputati,  e, sulle politiche del personale, ha sollecitato l’adozione di politiche che valorizzino le risorse umane che si impegnano;

Iannello (Ricostruzione Democratica) rivendicando il ruolo di opposizione costruttiva del proprio gruppo su tutte le più importanti politiche cittadine, con proposte rimaste inascoltate, ha spiegato che la mozione di sfiducia nei confronti del Vice Sindaco non va ricondotta a questioni personali (ha ricordato la partecipazione del Vicesindaco agli inizi degli Anni Novanta alle Assise di Palazzo Marigliano) ma politiche, e che le motivazioni rimangono ferme, fino al momento di smentita;

Santoro (Fli) sottolineando come la discussione sull’ambiente si sia incentrata sui rifiuti, mentre va privilegiato il confronto sulle risorse, sullo stato del verde cittadino penalizzato dalla mancanza di manutenzione e di scelte di conservazione di luoghi, come a Pianura, dove esistono siti che potrebbero essere recuperati e valorizzati:

Rinaldi (Federazione della Sinistra – Laboratorio per l’alternativa) ha ritenuto riduttivo limitare la discussione ai rifiuti, ritenendo essenziale allargarla al significato che l’ambiente acquisisce in una città di mare come Napoli. Fondamentale, a proposito di terre inquinate e bonifiche, sono gli aspetti dei controlli e delle risorse da impiegare, mentre sulla raccolta differenziata va avviata una riflessione sulla possibilità di fare un porta a porta di qualità in città grandi come la nostra. Infine va definito con precisione un crono programma degli interventi da realizzare, e questo dovrebbe essere il senso di una discussione monotematica sul tema dell’ambiente.

Al termine del dibattito, il Vice Sindaco Sodano è intervenuto per una replica.

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