Accelerare i tempi delle opere e delle azioni necessarie per il recupero del mare e della costa di Napoli Est, e contestualmente favorire un incontro tra Consorzio di Bonifica, Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano e Gori per il controllo degli alvei ed in particolar modo per la sistemazione dell’alveo Sannicandro, che insiste sul litorale di San Giovanni: sono questi gli obiettivi fissati dal gruppo dirigente del Pd Campania a margine del sopralluogo effettuato nella giornata di lunedì 19 giugno al cantiere per l’adeguamento del secondo tratto dell’alveo Volla e al litorale che unisce il quartiere ad Est di Napoli con il Museo di Pietrarsa. “Siamo consapevoli di porci un traguardo ambizioso come quello di restituire il mare ai cittadini di San Giovanni a Teduccio. Ma è un obiettivo perseguibile. Vi sono ingenti risorse disponibili, cantieri e progetti avviati, possibilità offerte dalla nostra funzione alla guida della Regione e del Governo nazionale. Manca una capacità complessiva, da parte del Comune di Napoli, di coordinamento, di accelerazione degli interventi e una visione strategica” – spiegano i vertici regionali del Partito Democratico. Il sopralluogo segue di un mese l’istituzione del tavolo tecnico di lavoro presso la sede regionale del Partito Democratico. Alla visita erano presenti, tra gli altri, il capogruppo in consiglio regionale, Mario Casillo, i consiglieri regionali Enza Amato, Loredana Raia, Antonio Marciano, il capogruppo Pd al Comune di Napoli Federico Arienzo, la consigliera comunale Valeria Valente, il presidente della sesta Municipalità di Napoli, Salvatore Boggia, il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, oltre ad alcuni dirigenti regionali del Pd. “Ci sono delle opere in corso che sono in attesa di completamento – sottolinea la consigliera regionale Enza Amato -. L’obiettivo dei Grandi Progetti che interessano la zona di Napoli Est è senza ombra di dubbio la balneabilità, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che ci sono passi importanti da compiere nell’immediato, quali il completamento delle opere e il risanamento dell’intera area”. Le fa eco il collega di partito, Antonio Marciano, secondo il quale “Rendere balneabile il tratto di costa significa mettere in moto un pezzo di economia. Dobbiamo continuare nella zona di Napoli Est quanto di buono abbiamo già messo in essere con il depuratore di Punta Gradelle in penisola Sorrentina, o lo straordinario lavoro fatto a Torre Annunziata”. “Il divieto di balneazione a causa della fogna che scarica direttamente in mare, ci induce a compiere ogni necessaria azione per consentire il collettamento dell’alveo Volla in tempi rapidi – dichiara la consigliera reginale loredana Raia -. Il tratto di mare di Napoli Est, che rappresenta la porta orientale di accesso a Napoli, continuerà ad essere una priorità della Regione Campania: ci auguriamo che lo diventi, presto, anche per il Comune di Napoli”. “Il mare è una risorsa che altrove è sinonimo di divertimento, rigenerazione e ricchezza, qui a Napoli Est non è così – precisa il capogruppo in consiglio comunale Federico Arienzo. Per questa zona ci sono 89 milioni di euro stanziati dal Cipe e non spesi, tanto che il Ministero ha dovuto nominare un commissario. Quando accade ciò è la politica che perde, perché non riesce a dialogare e fare sinergia per risolvere i problemi. Noi oggi stiamo provando a fare questo”.

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