Le commissioni Mobilità e Bilancio, presiedute rispettivamente da Giovanni Formisano e Elpidio Capasso, hanno incontrato oggi i vertici della nuova società di trasporto pubblico locale, nata dalla fusione per incorporazione di Metronapoli in Anm. Alla riunione hanno partecipato l’assessore al Bilancio Salvatore Palma, il presidente del CdA Renzo Brunetti, l’amministratore delegato Alberto Ramaglia, e i tre consiglieri di amministrazione, Bartolo Cassaglia, Pasquale Palladino e Francesca Tommasino.


 

 

Il presidente Formisano, in apertura, ha riepilogato i passaggi fondamentali del processo che ha portato alla fusione: prima la delibera approvata dal Consiglio comunale a novembre scorso, con l’avvio del progetto di fusione delle società operanti nel settore, poi la deliberazione consiliare n. 36 del 29 luglio 2013, con cui l’Amministrazione Comunale ha approvato la nuova configurazione complessiva del gruppo societario, prevedendo, in particolare, la trasformazione di Napolipark in Napoli Holding e la fusione per incorporazione di Metronapoli in ANM. Infine, la previsione di un CdA composto da 5 membri, con un’investitura “a termine” fino a giugno 2014.

L’assessore Palma ha spiegato che la partecipazione nel CdA di funzionari comunali, tutti con competenze specifiche, nasce dall’esigenza di un confronto e una collaborazione più ampia sugli obiettivi e le modalità della fusione. La fusione, ha ricordato Palma, rappresenta uno dei punti fondamentali del processo per arrivare ad avere un trasporto pubblico efficiente, con un abbattimento progressivo dei costi e benefici in termini di bilancio che si verificheranno, con risultato pieno, nel 2015. Da non trascurare l’interlocuzione con la Regione, soggetto dal quale non può prescindersi per la rimodulazione del trasporto, l’acquisto di nuovi treni, trasferimenti di risorse e passaggi successivi.

L’amministratore delegato Ramaglia ha indicato gli obiettivi immediati: nuova organizzazione della società nelle due componenti ferro-gomma, l’integrazione effettiva degli uffici e la necessità di rivisitare i servizi potenziando le aree dove l’offerta è debole. In particolare, Ramaglia ha informato delle indicazioni per l’incremento degli autobus in strada, in particolare per i quartieri non serviti dalla metropolitana, ricevute dal Sindaco in vista dell’apertura della stazione Garibaldi della linea 1.

Il presidente Brunetti ha invece ribadito che è solo grazie all’accelerazione del lavoro compiuto dall’assessore al Bilancio per accedere al cd. decreto “Salva Imprese” che l’azienda ha potuto riguadagnare terreno, passando dai 100 autobus in strada al giorno di giugno ai 350 di oggi. Un dato che non deve far pensare ad una crisi finita, ma all’avvio di un piano di risanamento di lungo periodo che tenga conto dei cambiamenti avvenuti su scala nazionale, con investimenti nel comparto crollati a partire dal 2009 e una tendenza all’accorpamento delle aziende di trasporto, in un’ottica non solo di contenimento dei costi ma anche di risposta alla richiesta di trasporto integrato proveniente dall’utenza. Molte delle risposte, ha sottolineato, devono però venire dalla Regione che, nel settore, investe risorse inferiori a quelle del Comune. Sul fronte contrattuale, infine, Brunetti ha spiegato che viene applicato il contratto degli autoferrotranvieri, con differenze da armonizzare, attraverso il confronto con i lavoratori, relative al contratto di secondo livello.

Diversi gli spunti di discussione offerti dai consiglieri sui diversi aspetti sollevati: la fusione tra le aziende di trasporto deve costituire uno dei passaggi e non il punto di arrivo della riorganizzazione delle partecipate, il cui numero resta ancora troppo alto (Moretto); curare in modo prioritario il trasporto su gomma, peggiorato per qualità e quantità negli ultimi anni con gravi disagi per l’utenza (Aniello Esposito); auspicio che la nuova società possa far valere il suo peso politico nelle scelte dell’Amministrazione, che con zone a traffico limitato, cantieri e chiusure di strade hanno penalizzato la mobilità dei cittadini (Palmieri); la nuova società deve rimanere prioritariamente nel pubblico, rafforzando il rapporto con l’utenza e la Regione per non vanificare le scelte compiute (Capasso); va fissato da subito, per marzo prossimo, un primo passaggio di verifica rispetto agli obiettivi indicati (Russo); dopo aver condiviso i passaggi principali dell’operazione, va fatto uno sforzo per recuperare il divario nel servizio tra centro città e periferie, anche in vista dell’allargamento all’area metropolitana (Grimaldi).

Le commissioni hanno concordato di fissare un nuovo incontro di aggiornamento per le prime verifiche sulle determinazioni che saranno adottate dal nuovo CdA.

 

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