Nessuna incompatibilità per il presidente dell’Azienda speciale ABC Napoli, Maurizio Montalto: lo certifica l’Autorità Nazionale Anticorruzione che archivia il caso della presunta inconferibilità dell’incarico per infondatezza. L’Anac, si legge in una nota di Abc, “bacchetta così i tre consiglieri comunali di Napoli, Andrea Santoro, Simona Molisso e Carlo Iannello, che avevano sollevato la questione. Dalla comunicazione dell’Anac emerge, infatti, come la posizione di Montalto sia perfettamente in regola rispetto alla normativa sulle inconferibilità e incompatibilità di incarichi negli enti pubblici”. “L’acqua pubblica è sotto attacco continuo – dichiara il presidente di ABC Napoli, Maurizio Montalto -. Preoccupa che le burocrazie napoletane puntino a far fuori il presidente per contrastare la resistenza dei movimenti e di Abc”. Il primo caso segnalato dai consiglieri riguarda l’inconferibilità che si sarebbe realizzata il 30 dicembre 2014, quando Montalto fu nominato per la prima volta presidente del CdA, a causa di un precedente incarico di assistenza e consulenza in ABC. L’Anac ha evidenziato come l’incompatibilità non sussista perché, come sancisce lo statuto di ABC Napoli, al presidente non vengono attribuiti poteri gestionali diretti. Il secondo caso di inconferibilità riguarda la nomina di Montalto a presidente del CdA dell’ABC a marzo 2016. L’incompatibilità sollevata, rispetto alla precedente posizione di commissario straordinario, ancora una vota risulta infondata. Montalto, infatti, prima e dopo la nomina, non ha ricoperto né il ruolo di consigliere né di componente della giunta del Comune di Napoli.

 

 

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