“Se anche pare non emergere nulla di penalmente rilevante nelle intercettazioni Sodano-Roscia, non può passare inosservato che dalle conversazioni che abbiamo letto oggi sulla stampa si delinea ancora una volta un modello di gestione del potere raccapricciante”. E’ quanto afferma in una nota il capo dell’opposizione nel Consiglio comunale di Napoli, e presidente di Fare Città, Gianni Lettieri.

“Le modalità della conversazione – spiega Lettieri – indegne finanche della peggiore logica spartitoria del potere della Prima Repubblica e della vecchia politica, rendono evidente, ancora una volta, che la trasparenza nella gestione del Comune di Napoli è assolutamente assente. Così come assente è il criterio meritocratico per selezionare la governance dell’ente cittadino. Si riduce tutto a beghe interne, secondo la logica devastante del “divide et impera”, dietro la quale oramai si è trincerato quel che resta degli arancioni. ”La legalità tanto sbandierata ad inizio consiliatura – prosegue Lettieri – è oramai sepolta da valanghe di indagini, avvisi di garanzia e rinvii a giudizio che hanno colpito sindaco, giunta e principali collaboratori a tutti i livelli. Mentre accade tutto questo dentro al Palazzo, fuori c’è una città in ginocchio: sarà un Natale triste per Napoli. Le tasse al massimo, aumentate da questa amministrazione a livelli record, hanno indebolito ulteriormente il residuo potere d’acquisto delle famiglie. Il commercio è paralizzato, così come i servizi pubblici. Mai ho ricordato un periodo delle festività così magro. Purtroppo chi si dovrebbe occupare di rendere la città più vivibile, far ripartire i consumi, agevolare le famiglie in difficoltà, è troppo preso dal conservare le proprie poltrone, come dimostrano le vicende e le intercettazioni di questi giorni. Napoli merita di più. Napoli – conclude Lettieri – deve ripartire quanto prima”.

 

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