Prima sono andato a pranzo da Paolo Siani, pediatra e primario di chiara fama. Ho ascoltato le sue considerazioni sui minori, sulla sanita’, sulla poverta’ minorile, sulla necessita’ di scommettere sulla cultura e sull’educazione come presupposto della legalita’. Ho ripensato al coraggio di questa famiglia, nel ricordo del fratello Giancarlo, grande giornalista e giovanissimo martire di camorra. Poi sono andato a Scampia. Ho chiamato il mio amico scout padre Fabrizio Valletti e gli ho chiesto di farmi vedere – senza dirlo a nessuno – il cuore di questo territorio, simbolo di tante realta’ disagiate. Il mio Governo ha stanziato molti fondi per le periferie e ha messo a disposizione del Comune di Napoli le cifre necessarie per abbattere le famigerate Vele, ma non bastano i soldi. Occorre un progetto complessivo, perche’ le persone per ripartire ci sono e ne ho incontrate diverse anche oggi a cominciare dal mio amico Gianni Maddaloni, ‘O Mae’, che con la sua palestra rappresenta una delle piu’ belle esperienze di riscatto non solo sportivo. Giornate come questa ti aiutano a crescere, a imparare, ad approfondire. A vedere e toccare le cose su cui abbiamo lavorato ma su cui dobbiamo impegnarci ancora di piu’. Una giornata speciale, diversa dalle altre. Grazie a chi ha avuto la pazienza di accompagnarmi in questo piccolo viaggio, lontano dai flash e dalle polemiche, ma vicino alle difficolta’ della quotidianita’. Torno a casa piu’ convinto che mai che se tutti facciamo un piccolo sforzo, le cose possono cambiare e l’Italia puo’ veramente diventare un paese piu’ giusto. Non lasceremo mai il futuro alla rassegnazione. Cosi’ l’ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, che dalla sua pagina facebook, svela la sua giornata a Napoli.