Luigi de Magistris resta sindaco di Napoli. La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha rigettato nel merito il reclamo presentato dall’Associazione ALPI (Associazione Lotta Piccole Illegalità) e ha respinto la dichiarazione di inammissibilità del reclamo presentato dall’associazione Movimento in difesa del cittadino rispetto alla decisione del Tribunale ordinario di Napoli che aveva accolto il ricorso contro la sospensione presentato dai legali di de Magistris. A renderlo noto è lo stesso de Magistris dopo aver ricevuto la notizia dal proprio team di avvocati. “Il Tribunale di Napoli – spiega de Magistris – ha rigettato ancora una volta, sia nel merito che nella dichiarazione di inammissibilità, il reclamo presentato da parte di soggetti che si sono mossi come avversari politici nel tentativo di scalzarmi dal ruolo di sindaco che – prosegue de Magistris – legittimamente ricopro per volontà espressa del popolo della mia città”. L’ex pm ribadisce la sua volontà di “andare avanti fino alla fine del mandato” e di attendere “con serenità” sia il giudizio di appello nella causa penale per l’inchiesta ‘Why not’, “dove – aggiunge il sindaco – si dovrà porre rimedio a una sentenza che ritengo profondamente ingiusta”, sia la pronuncia della Corte Costituzionale chiamata a esprimersi sui profili di incostituzionalità della Legge Severino. Per quanto riguarda l’appelo di ‘Why not’ l’udienza si dovrebbe svolgere il 25 settembre, mentre la Corte Costituzionale si riunirà il 23 ottobre. La decisione presa dalla prima sezione del Tribunale di Napoli, presieduta da Raffaele Sdino, costituisce, al momento, l’ultimo atto di una vicenda giudiziaria che ha avuto inizio il 1 ottobre 2014, giorno in cui de Magistris a seguito della condanna nell’inchiesta ‘why not’ e in virtù dell’applicazione della Legge Severino, fu sospeso dalle funzioni di sindaco. Da quella data, diversi sono stati i giudizi che si sono susseguiti innanzi a Tar, Consiglio di Stato, Corte di Cassazione e Tribunale ordinario e che hanno visto sempre prevalere le ragioni apposte dai legali di de Magistris a tutela dell’esercizio della sua funzione di sindaco.

 

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