“Esattamente 5 mesi fa ci siamo rotti di brutto: io la mano, Renzi e il Pd la testa. Ora io ho ripreso a correre e Renzi, anche se l’esito era scontato (come scritto nel post di venerdì 28), ha vinto in modo netto le primarie. Ma non si torna comunque indietro nel tempo”. Lo scrive su Facebook Antonio Bassolino che sottolinea: “Renzi è di nuovo il leader del Pd, ma non più il dominus della politica italiana”. “Sembra infatti molto difficile recuperare pienamente la sensibilità della mano, decisiva per toccare e sentire la roccia in montagna: si deve valutare con grande attenzione. Così è, a maggior ragione, in politica. La sconfitta alle comunali e al referendum (e poi la sentenza della Corte Costituzionale sull’ Italicum) anche se rimosse hanno cambiato in modo profondo la situazione – aggiunge – è un’illusione ragionare e pensare di riprendere come prima del 4 dicembre”. “Renzi è di nuovo il leader del Pd, ma non più il dominus della politica italiana. Determinanti sono una nuova legge elettorale, per la quale si è già perso troppo tempo in questi mesi, l’intelligenza di dialogare e la saggezza di costruire una nuova e grande forza di centrosinistra. Altrimenti – conclude – si sbatte contro il muro e con le attuali norme elettorali si rischia di consegnare il paese ai 5 stelle oppure alla frantumazione e all’ ingovernabilità”.

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