Il caso De Luca al centro dell’incontro tenutosi oggi a Roma tra una delegazione di dirigenti campani del Pd vicini al sindaco di Salerno – tra cui il parlamentare Fulvio Bonavitacola – il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini. Al centro del vertice le primarie in Campania per la scelta del candidato presidente alle prossime elezioni Regionali. In particolare si è discusso della candidatura alle primarie di Vincenzo De Luca, condannato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno e oggi sospeso dalla carica di sindaco dalla Corte d’appello che ha deciso per l’incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di sottosegretario nel governo Letta. ”L’incontro – ha spiegato Bonavitacola al termine della riunione – ha consentito un confronto schietto ed approfondito sulla situazione delle primarie in Campania. I partecipanti hanno richiamato il comune percorso politico a sostegno di Matteo Renzi e tutti i presenti hanno sottolineato la qualità politica della candidatura di Vincenzo De Luca, in grado di portare il Pd ed il centrosinistra in Campania alla vittoria elettorale. I vertici nazionali, nel confermare il pieno convincimento del Pd sul mantenimento delle primarie previste per il 22 febbraio, hanno nel contempo ritenuto opportuno sollecitare un approfondimento sulla candidatura in ragione dei recenti eventi che hanno riguardato De Luca. Tutti i partecipanti hanno condiviso che tale approfondimento dovra’ svolgersi nel rispetto delle prerogative spettanti al Pd campano, con esclusione di imposizioni dei vertici nazionali. Per questo si rende opportuno acquisire nell’ambito di tale approfondimento anche il diretto punto di vista di De Luca”. Lo scenario appare chiaro e porta ad una trasferta a Roma di De Luca che a breve, secondo quanto si apprende anche nelle prossime 48 ore, potrebbe incontrare il braccio destro di Renzi, Luca Lotti. Secondo indiscrezioni, il ventaglio di ipotesi per una soluzione include la possibilità che De Luca valuti un passo indietro rispetto alla corsa nelle primarie del 22 febbraio per favorire un altro candidato a lui vicino.

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