NAPOLI – “Il costo del lavoro per il personale della Giunta regionale della Campania è sceso dai 347 milioni e 842 mila euro del 2010 a 281 milioni e 808 mila del 2011. In un anno, c’è stato un recupero di risorse superiore a 66 milioni di euro, tra costo del personale, costo del lavoro e rimborsi da altre amministrazioni.”

L’assessore alle Risorse umane della Regione Campania Pasquale Sommese illustra nel dettaglio gli sforzi realizzati dalla Giunta in questi due anni, grazie ai quali, sottolinea l’assessore, “la Regione è stata riconosciuta in più occasioni sia dal ministro della Funzione pubblica che da quello degli Interni un ente virtuoso”.

Le retribuzioni nel 2010 erano pari a 166 milioni 22 mila, nel 2011 sono scese a 153 milioni 728 mila. I compensi accessori sono passati dai 79 milioni del 2010 ai 69 e 615 del 2011. Le indennità di missione  sono scese da 1 milione e 772 mila a 1 milione e 387 mila. I contributi sulle competenze hanno avuto un calo da 66 milioni e 789 mila a 60 milioni e 915 mila. I buoni pasto sono passati da 12 milioni e 144 mila a 8 milioni e 195 mila, e dal primo ottobre, per effetto dell’ultimo provvedimento della Giunta che li ha portati a 7 euro, costeranno ancora di meno. Ulteriori 2 milioni vengono risparmiati con l’entrata a regime del nuovo ordinamento amministrativo, per effetto della riduzione delle posizioni dirigenziali, fissate in un massimo di 350 rispetto alle 433 dell’ultima struttura ordinamentale di cui alla legge 11 del 1991. Infine, sono oltre 4 milioni gli euro risparmiati a seguito dell’annullamento delle dirigenze esterne.

“Spendiamo – sottolinea Sommese – 70 milioni di euro in meno all’anno, altro che saccheggiare le casse. Una cifra davvero importante, che premia la scelta fatta dalla Giunta Caldoro con il piano di razionalizzazione e di riorganizzazione della macchina amministrativa, e che conferma la Campania come regione pilota nell’ambito delle politiche di revisione della spesa.

“Se si aggiungono alle somme relative al personale, quelle derivanti dalla riduzione dell’80% delle consulenze, dall’abbattimento delle auto blu e degli altri benefit, ci si rende conto che la Regione ha voltato pagina in via definitiva”, aggiunge Sommese.

“In questo momento, siamo tutti impegnati a praticare il linguaggio della verità e della chiarezza, e rinviare ad altri momenti le pur legittime motivazioni politiche. La cultura dell’autolesionismo non paga. Sarebbe il caso di essere più prudenti e  difendere le istituzioni, soprattutto quando sono virtuose, come lo è la Regione Campania”, conclude Sommese.

 

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