Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha proseguito l’esame del disegno di legge sul Piano paesaggistico regionale fino alla approvazione dell’art. 6 (il testo è composto da 15 articoli). Hanno partecipato alla seduta consiliare gli assessori regionali Ermanno Russo, Fulvio Martusciello, Daniela Nugnes, Gaetano Giancane e Pasquale Sommese.
La problematica dell’art. 15, che prevede norme modificative del Piano Urbanistico Territoriale dell’area sorrentino/amalfitana e dei Comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico dell’area vesuviana, è stato, ancora una volta, al centro del dibattito e dello scontro tra maggioranza e opposizione, con quest’ultima che ha ribadito la necessità di stralciarlo dal testo “perché contenente norme di modifica urbanistica in zone altamente protette che costituiscono una vera e propria violazione del territorio”, e il centrodestra che ha fermamente respinto le accuse ribadendo che “l’obiettivo è la valorizzazione e il rilancio del territorio, non c’è alcuna norma che apre la porta a presunte speculazioni edilizie, tantomeno nelle zone vincolate, mentre si creano le condizioni per abolire ingiustificate ingessature urbanistiche e per rilanciare l’economia”.
Scontro politico che è culminato, a tarda serata, nella occupazione del banco della Presidenza da parte dei consiglieri dell’opposizione, atto di fronte al quale il Presidente Romano ha preso atto della impossibilità a proseguire i lavori.
Numerosi e articolati sono stati gli interventi dei consiglieri dell’opposizione, dal capogruppo del Pd Lello Topo, al consigliere Antonio Amato (Pd), dal consigliere Corrado Gabriele (Pse) al collega di partito Gennaro Mucciolo, dalla consigliera Anita Sala (Cd) alla consigliera Angela Cortese (Pd) alla consigliera Anna Petrone (Pd). Numerose le votazioni, con contestuale verifica del numero legale, sui numerosi emendamenti presentati dal centrosinistra, i quali, con il voto contrario di 33 consiglieri di maggioranza, tra cui quelli del gruppo Forza Campania, sono stati respinti. ”E’ l’ultima legge che votiamo perché ce l’hanno chiesto i sindaci, il territorio e i cittadini” – ha precisato il consigliere di FC Carlo Aveta – siamo un movimento territoriale e gli emendamenti al testo di legge stanno passando con 33 voti, per i quali noi siamo determinanti”.
“Siamo forza di governo e abbiamo senso di responsabilità, ma sul punto dell’art. 15 non cederemo perché, come più volte ribadito, è una norma estranea al Piano paesaggistico che va a incidere sulle pianificazioni urbanistiche di territori che necessitano di una maggiore attenzione e cautela” – ha detto il capogruppo del Pd Lello Topo in apertura della seduta consiliare
“Abbiamo già detto al Pd che siamo pronti a confrontarci sull’art. 15 purchè si giunga alla approvazione di tutti gli articoli precedenti – ha replicato il capogruppo di Forza Italia Gennaro Nocera – ; l’opposizione ponga fine allo sterile ostruzionismo e dimostri di avere veramente a cuore le esigenze del territorio approvando una legge importante per lo sviluppo”.
“L’art. 15 contiene modifiche urbanistiche inaccettabili che mascherano, sotto la veste della valorizzazione paesaggistica, questioni di carattere urbanistico che aprono le porte al cemento nelle poche zone protette del nostro territorio – ha detto il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero – per il quale “la maggioranza è incapace di modificare la legge 16 e ricorre a questi colpi di mano per intervenire su norme urbanistiche, nel mentre si appresta ad essere approvata una proposta di modifica costituzionale che sottrarrà la materia urbanistica alle Regioni svuotandole delle loro funzioni più importanti”.
Quindi, sulla presentazione di un emendamento da parte del governo regionale, il capogruppo Oliviero ha sollevato una questione regolamentare per dirimere la quale è stata riunita la Giunta per il Regolamento. Dopo la sospensione dei lavori, l’occupazione dei banchi della Presidenza da parte del centrosinistra e la chiusura dei lavori.