NAPOLI – Via libera alla mozione di riordino dell’offerta sanitaria in provincia di Caserta. L’aula del Consiglio regionale, riunitasi dopo oltre due ore dalla convocazione della seduta, ha votato la mozione per aumentare la dotazione di posti letto rispetto alla popolazione residente e la revisione dei tetti di spesa delle ex strutture convenzionate per la specialistica e la riabilitazione.
L’aula ha dunque votato in maniera favorevole la proposta del capogruppo del Psi, Gennaro Oliviero, per garantire i livelli essenziali di assistenza in provincia di Caserta. Le iniziative relative alla revisione del riparto economico e finanziario e per garantire il riequilibrio dell’offerta e del fabbisogno sanitario nella provincia di Caserta erano all’ordine del giorno della precedente seduta del Consiglio. A causa di un problema tecnico per il voto, che, in base alle richieste sarebbe dovuto essere elettronico, il via libera è arrivato oggi.
“Sono davvero compiaciuto di come, alla fine, tra le forze politiche campane sia prevalso il dovuto senso di responsabilità nei confronti del bisogno salute di Caserta e della sua Provincia, spesso sottovalutato e, nei fatti, sottostimato”. Così il capogruppo regionale del Psi, Gennaro Oliviero- “Dopo i precedenti slittamenti – ha affermato – quanto proposto in Consiglio regionale doveva essere necessariamente accolto”. “Un atto incontestabile, tanto da essere approvato all’unanimità, per ridare a Terra di Lavoro tutto ciò che le si continuava a negare in tema di salute – ha detto Oliviero – Oggi é una bella giornata per tutti i cittadini della Provincia di Caserta”. “Del resto, l’oggettività delle argomentazioni che ho portato non consentiva alcuna scelta diversa – ha aggiunto – Sono fiero, come rappresentante di Terra di Lavoro, che, finalmente, vada a scemare l’idea di Caserta come provincia di serie B, nel confronto con le altre della nostra Regione”. “Questa è davvero una bella giornata per Terra di Lavoro . ha concluso – Un giorno che, sono certo, verrà ricordato, non solo dai cittadini, ma anche dalle organizzazioni sindacali e di categoria che tanto hanno contribuito per scrivere questa importante pagina”.