Si è conclusa con gli interventi di questa mattinata domenicale la tre giorni di convegni e dibattiti dal titolo “5 Anni di MoVimento”. Lavori promossi dal MoVimento 5 Stelle su iniziativa del deputato campano Salvatore Micillo che in questi giorni ha chiamato a raccolta attivisti, simpatizzanti e semplici cittadini per fare il punto sui lavori realizzati in Parlamento, illustrati da deputati e senatori, e delle attività condotte nei consigli regionali e comunali di tutta Italia raccontati dai rappresentanti del M5S eletti presso i vari enti amministrativi. La lunga serie si interventi che ha avuto inizio nel pomeriggio di venerdì 26 settembre ha visto l’alternarsi delle testimonianze portate dai consiglieri regionali di Abruzzo, Sicilia, Lombardia e Lazio attraverso i quali si è offerta la possibilità di riflettere sulle tante criticità che riguardano settori cardine di un organo regionale come la Sanità, piuttosto che le politiche ambientali e il welfare e di quali strategie, secondo i rappresentanti regionali a 5 Stelle sono i sistemi da seguire per risolvere tali criticità. Non potevano mancare le esperienze degli attivisti e di chi oggi per esempio è consigliere comunale a Napoli, alla municipalità Vomero Arenella, come Mariano Peluso che ha relazionato sul dramma della Terra dei fuochi, non solo sotto il profilo sanitario che è ormai di pubblico dominio, ma anche in termini di ricadute socio economiche sulle famiglie campane costrette sempre più a fare i conti oltre che col danno con ingenti spese che lievitano spesso per via degli spostamenti fuori regione presso altri presidi ospedalieri che in questo modo intascano contributi pubblici che invece, ha precisato Peluso, potrebbero tranquillamente restare nelle casse campane. Significativi gli interventi dei parlamentari europei per fare chiarezza sulla questione dei fondi europei e delle occasioni di studio e lavoro di cui spesso si è sentito parlare negli ultimi tempi ma che altrettanto spesso finiscono nel dimenticatoio con troppa facilità, restituendo il poco onorevole, come nel caso campano, di Regione che spende poco e male i fondi europei che invece dovrebbero rappresentare una delle principali occasioni di sviluppo per la nostra Regione e di rilancio per la nostra economia. Sottolineata più volte, anche attraverso le testimonianze dei diretti interessati, l’importanza della presenza nei comuni di consiglieri comunali in quanto primo e importantissimo baluardo di impegno sui territori per portare aria nuova nel modo di fare politica nostrano, troppo a lungo basato su logiche clientelari e di opportunità che poco o nulla hanno restituito in termini costruzione del bene comune a fronte di tanto in termini di degrado e illegalità diffusa. Chiusura dei lavori affidata dapprima a Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza Rai che ha ricordato come 5 anni fa proprio dalla sala Gemito con la battaglia per l’acqua pubblica partì il lungo percorso che oggi parla di cittadini eletti ad ogni livello politico istituzionale in tutta Italia e che proseguirà attraverso le prossime sfide elettorali.
E infine parola al vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, che offerto una dettagliata panoramica sulle attività promosse in Parlamento fino a oggi e nel ricordo dei dieci anni dai primi meetup organizzati sui territori per promuovere ogni battaglia a tutela dei cittadini oggi parla di centinaia di eletti nelle file del MoVimento 5 Stelle in tutta Italia, e di come il cammino si fermerà solo quando non ci sarà bisogno di nuovi eletti perché la rivoluzione dei cittadini sarà compiuta. Significativo l’invito di Di Maio, in vista dei nuovi impegni elettorali, a non fare i candidati per pochi mesi all’anno, ma a ragionare da assessori e ministri tutti i giorni nel rispetto del proprio impegno e del dovere verso la cittadinanza che in futuro ci si potrebbe trovare a rappresentare. Gli organizzatori parlano di bilancio da ritenere positivo se si pensa che le sala fino a qualche anno fa le riempiva solo la presenza di Grillo e alla luce di moltissime iniziative promosse in contemporanea proprio a Napoli.
Vincenzo Viglione