«L’assessore Vetrella si deve dimettere» lo chiedono in una nota il capogruppo ed i consiglieri regionali del PD Umberto Del Basso De Caro, Antonio Amato e Mario Casillo «Già nei mesi scorsi avevamo presentato una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore che, in tutta evidenza, si è dimostrato incapace di fronteggiare la situazione di acutissima crisi che vive il comparto.

Speravamo in una presa di coscienza di Caldoro, della maggioranza di centro destra e dello stesso Vetrella, ma non solo questo non si è verificato» aggiungono i rappresentanti dei democratici «si è proseguito nella sostanziale assenza di qualsiasi iniziativa utile a migliorare la situazione, a restituire centralità strategica a questo settore. La situazione della Circumvesuviana è ormai fuori controllo, così come quella della cumana, i lavoratori dell’EAV bus ancora oggi sono senza stipendio e seppure si troverà una soluzione nei prossimi giorni sarà ancora temporanea e tampone. Si ha la sensazione» affermano Del Basso, Amato e Casillo «che l’unico piano che si persegua sia quello di portare al fallimento altre aziende del trasporto pubblico locale. A fronte di tutto questo un amministratore pubblico responsabile è chiamato a prendere atto del fallimento dell’azione politica perpetrata e trarne le dovute conseguenze. Invece, mentre i pendolari sono costretti ad ore di estenuante attesa o nel migliore dei casi  a viaggiare come in carri bestiame, mentre i lavoratori continuano a non essere pagati e vedono messo in discussione il loro presente e futuro, mentre questi disagi continuano a pesare particolarmente sui ceti più disagiati, Vetrella resta impassibile sulla sua poltrona, limitandosi a incomprensibili comunicazioni sul suo blog, e Caldoro continua a tacere. Serve allora un radicale cambiamento» concludono il capogruppo e i consiglieri regionali del PD «serve una politica regionale sui trasporti che in questi ultimi due anni risulta non pervenuta. Avvieremo, in consiglio e sul territorio una serie di iniziative per salvare il trasporto pubblico campano dal fallimento cui lo ha destinato questo governo regionale»

 

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