NAPOLI- Il tema del trasferimento dei rifiuti napoletani fuori dai confini della regione Campania dovrebbe essere discusso domani dall’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, con il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ad Arezzo, a margine del VII Forum Risk Management 2012 su ‘Ambiente e Salute’. Sullo sfondo del confronto c’é l’imminente decisione del Consiglio di Stato sulla ‘classificazione’ dei rifiuti urbani trattati che, al momento, sono considerati speciali.

Per il trasferimento degli “speciali” non occorre alcuna intesa tra le Regioni (basta solo un contratto tra privati) mentre per i solidi urbani è necessario un accordo istituzionale tra le Regioni. Al momento i rifiuti trattati della Campania sono considerati speciali e in tal modo trasferiti in altre regioni e all’estero. I trasferimenti, soprattutto nelle regioni del Nord, sono osteggiati dalle popolazioni e da alcune forze politiche. La provincia di Napoli non può reggere l’impatto dei rifiuti (3.500 tonnellate al giorno sui 7.200 dell’intera Campania) senza contare sui trasferimenti fuori dai confini regionali. Secondo indiscrezioni al ministero dell’Ambiente si sta lavorando a un decreto di urgenza che potrebbe consentire di portare i rifiuti solidi urbani, anche se non trattati, della provincia di Napoli oltre i confini della Campania anche in assenza di un accordo tra Regioni. Una soluzione, quello del decreto d’urgenza, finalizzata a scongiurare una nuova crisi in provincia di Napoli che sarebbe determinata dal fatto che, al momento, in zona non ci sono discariche pronte ad accogliere quanto non finisce nel termovalorizzatore di Acerra (Napoli).

 

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