“La programmazione di lungo periodo non paga. Per una campagna elettorale che consenta di potersi spendere risultati immediati, serve investire in piccoli e spesso inutili interventi spot, che forse neppure saranno mai realizzati. E’ la strategia di Vincenzo De Luca, entrata nel vivo con l’ultima rimodulazione dei fondi relativi alla delibera Cipe del 2016. Con la delibera 102 del 19 marzo, il governatore-prestigiatore sottrae quasi 110 milioni di euro dagli assi tematici Trasporti e Mobilità, Ambiente e Territorio e Attività produttive, per destinarli a interventi in tema di rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura e per l’assistenza assistenza tecnica degli uffici regionali. Fondi che avrebbero finanziato interventi per il potenziamento del trasporto pubblico o per il risanamento ambientale, saranno invece destinati per non meglio precisati interventi al Museo Madre e a Pietrelcina o per opere di ristrutturazione di qualche Municipio. Tagli del nastro di piazze e fontanelle, buoni per i comizi elettorali, in luogo di seri interventi per i trasporti regionali e l’ambiente disastrato della nostra regione. Ecco la strategia elettorale di De Luca con i soldi dei contribuenti”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione e Gennaro Saiello.
“Siamo di fronte al classico gioco delle tre carte del presidente della Campania, questa volta fin troppo evidente per non essere smascherato. A quasi un anno dalle elezioni regionali, il governatore in eterna campagna elettorale ha dato il via a un’operazione annunciata da tempo. Sottrarre, ovvero, fondi pubblici per interventi di lunga durata, così da ottenere le risorse necessarie per finanziare interventi immediati, visibili e di rapida e facile spendibilità mediatica. Con buona pace per la qualità della vita dei cittadini, i cui indici sono ai minimi storici da quando De Luca è al governo della Campania”.

 

 

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