NAPOLI – “L’iniziativa promossa dal Consiglio Comunale di Napoli, unitariamente, di svolgere una seduta innanzi al Parlamento in difesa della citta’ sta assumendo significati politici molto seri e impegnativi”. Ad affermarlo, e’ Vincenzo Ruggiero (Idv), segretario cittadino di Napoli dell’Italia dei Valori. “Le ‘dismissioni’ dagli impegni assunti formalmente da vari partiti di partecipare con le proprie rappresentanze elettive rischiano di diventare una ‘dismissione’ verso la citta’ -aggiunge-.
I cittadini hanno scelto un sindaco che li rappresenta tutti a prescindere dalle collocazioni politiche. E’ chiaro che non assumere come proprie le decisioni del primo cittadino e’ legittimo ma non quando lui sta chiedendo, a nome di tutti i suoi cittadini, al Governo nazionale, cioe’ fatti concreti per Napoli. Diventa secondario se la forma scelta, in questo caso una convocazione a Roma, la si condivida o meno”. “E diventa secondario persino il merito. Infatti, il punto non e’ se si e’ d’accordo o meno su questo o quell’emendamento, su questa o quella proposta. Il punto principale e’ le condizioni in cui la citta’ e’ oggi per responsabilita’ che non sono di chi la governa oggi -prosegue la nota-. Di queste si puo’ e si deve parlare. Ma quando il capo di una comunita’, eletto democraticamente, chiama ad unirsi intorno a lui in difesa della citta’ bisogna abbandonare la battaglia politica e sostenerla. Il Pd sta seriamente sbagliando. Idv sara’ a Roma con i napoletani e col suo sindaco.Non solo perche’ siamo in maggioranza ma perche’ ci sentiamo fino in fondo parte di questa comunita’. Martedi 30 dovrebbe arrivare un unico messaggio di tutti i napoletani al Governo nazionale: piu’ attenzione alla nostra citta’, nessuna elemosina ma solo la possibilita’ di andare avanti. Oggi tocca a de Magistris interpretare questo pensiero”. “Se fosse toccato ad altri ci saremmo comportati allo stesso modo. Chi dice che questa decisione di unirsi verso e non contro il Governo nazionale isola la citta’ dovrebbe essere piu’ responsabile e sapere che dividersi e’ il peggiore dei mali. Chi ha governato Napoli dovrebbe averlo imparato. Infine quest’amministrazione ha lavorato per mesi con il governo ad una soluzione che doveva essere completamente diversa da quella alla quale si e’ giunti”, conclude la nota