Sblocco del turn over e una più equa ripartizione del Fondo sanitario nazionale che penalizza i cittadini della Campania. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in un video sul suo blog, lancia al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, atteso domani in Campania una ”proposta di lavoro”. ”La Campania, e non solo, ha dimostrato che si può superare la vecchia abitudine di individuare queste Regioni come canaglia – ricorda Caldoro – La Campania era la regione canaglia per eccellenza con un debito e un disavanzo altissimi”. Gli stessi per i quali ”il ministero dell’Economia e il Governo hanno certificato che sono stati azzerati”. Frutto di ”un lavoro durissimo”, con un anno d’anticipo, la Campania ha rimesso i conti in ordine nella sanità, azzerando il deficit e raggiungendo il pareggio di bilancio. ”Abbiamo anche un piccolo avanzo”, sottolinea Caldoro. ”Circa 800 milioni ogni anno di sanità che erano debito – aggiunge – Ce l’abbiamo fatta da soli, non ci ha aiutato nessuno. L’hanno fatto i cittadini con il sacrificio, con le imposte locali”. ”Non possiamo più accettare quelle sanzioni che erano proprie di chi prima era canaglia e ora non lo è più”, dice. Alla luce di questi risultati che Caldoro chiede ora lo sblocco del turn over anche perché conseguenza di questo stop è che oggi la Campania ”ha 5mila unità in meno rispetto alla media nazionale”. ”Abbiamo veramente necessità – sottolinea – e carenze organizzative”. Ribadendo che quello alla salute ”è un diritto individuale e costituzionale”, Caldoro pone l’accento sul riparto del fondo nazionale. ”Non è possibile che il Sud, in particolare la Campania, abbia anche 60-70 euro pro capite in meno rispetto agli altri – prosegue – e cioè tutti i cittadini d’Italia hanno dai 50 ai 70 euro in più rispetto ai cittadini del Sud”.

 

 

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