Enrico Coscioni, consigliere del presidente della Regione Campania nel settore sanità, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentata concussione. Lo ha deciso oggi il gup del Tribunale di Napoli Federica Colucci che ha accolto la richiesta del pm Giancarlo Novelli, titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Il processo comincerà il 6 ottobre prossimo. L’accusa di riferisce a presunte e indebite pressioni nei confronti di alcuni dirigenti di aziende ospedaliere perché rinunciassero all’incarico per fare posto ad altri. L’indagine fu avviata lo scorso anno e portò a diverse perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza. Agli atti dell’inchiesta anche un appunto che Coscioni avrebbe consegnato a un collaboratore di De Luca su cui erano annotati una serie di nomi di persone che si intendeva nominare manager di Asl. “Un’altra medaglia sul petto dell’aspirante commissario alla sanità De Luca. Coscioni, il fido consigliere alla sanità del presidente, premiato con la nomina a primario del reparto doppione di cardiochirurgia dell’ospedale di Salerno, reparto raddoppiato apposta per la sua nomina a primario, è oggi rinviato a giudizio per tentata concussione per presunte pressioni sulle nomine di alcuni manager”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle commentando il rinvio a giudizio di Coscioni. “De Luca esprime fiducia nella magistratura? Noi esprimiamo totale sfiducia nei suoi nominati in sanità – sottolinea – tra cui gli arrestati, i rinviati a giudizio e gli indagati non si contano più”. “Coscioni deve lasciare immediatamente il suo incarico di consigliere alla sanità – conclude Ciarambino – magari, prima di andarsene, potrebbe rivelare il mandante delle sue presunte pressioni”.