È apparso in mattinata un manifesto del Pd santantimese in cui si denunciano “le mani sulla città” della famiglia Cesaro. Nello specifico, si tratta questa volta del rifacimento del manto stradale di via Roma, di Piazza della Repubblica, via Trieste e Trento e via Diaz. Il tutto per un totale di € 1.200.000. Un’offerta al ribasso, denuncia il Pd: un ribasso anomalo che vorrà dire probabilmente, lavori fatti male e buche per le strade tra meno di un anno. “il consorzio CO.SVIP. – si legge dal manifesto- con quota di maggioranza in mano alla Cesaro s.r.l. sta per aggiudicarsi quell’appalto nonostante abbia proposto un ribasso anomalo” “Sono ormai decenni che la coalizione partito-famiglia che governa il comune, di fatto, senza interruzione, stringe Sant’Antimo in una morsa soffocante e disseccante, che sta impoverendo il tessuto economico della città”. “Nulla sfugge al sistema di potere egemone, dalla sanità allo sport, dalle assunzioni agli appalti pubblici. Di fatti, nel comune di Sant’Antimo, che qualcuno chiama Cesaropoli, numerose sono le attività della famiglia Cesaro che, negli anni, ha costruito un vero e proprio impero garantendosi il monopolio sia nello sport, con il centro sportivo, sia nella sanità, con il centro Igea, nonché nell’edilizia. Appena sei mesi fa la famiglia Cesaro era finita nel mirino della direzione distrettuale antimafia di Napoli nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati al Comune di Lusciano e rapporti tra imprenditori, politica e camorra. Aniello e Raffaele Cesaro, gli imprenditori fratelli del deputato di Forza Italia, Luigi Cesaro, finirono in custodia cautelare. L’attività investigativa rilevò – secondo la procura – la volontà da parte del clan Bidognetti di agevolare, dietro corrispettivo, l’impresa “Cesaro Costruzioni Generali” nell’assegnazione della gara per la progettazione, costruzione e gestione del Centro Sportivo Natatorio Polivalente di Lusciano. Appalti poi effettivamente finiti all’impresa della famiglia Cesaro nel giugno 2004.

Luca Leva

 

 

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