“E’ un po’ comodo e molto fuorviante mettere sullo stesso piano i gratuiti attacchi del Sindaco De Magistris e le doverose risposte della Regione, com’è avvenuto negli ultimi giorni. Il prodotto giornalistico dello scontro istituzionale funziona, ma è omologante e banale. Sicuramente non veritiero”. Così in una nota il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola. “Se guardiamo un po’ indietro, e con un minimo di memoria a questi primi mesi del 2017, vediamo che in numerose interviste e dichiarazioni pubbliche (sono quelle che esprimono le posizioni di livello istituzionale) il presidente della Regione ha sempre evitato, responsabilmente, di entrare in polemica con l’amministrazione comunale di Napoli e con il suo sindaco. All’opposto, il sindaco di Napoli si è distinto in questi mesi in un ricco collage di battute infelici e gratuite accuse nei confronti della Regione e del suo presidente. Santa Lucia porgerebbe l’altra guancia. Ma e’ solo la Santa cui è intitolata la strada su cui insiste la sede regionale. Il governo regionale è meno misericordioso e, soprattutto, ha il dovere di rispondere ad attacchi ingiusti e totalmente infondati”, avverte Bonavitacola. “Rispondere è alimentare lo scontro istituzionale? Ma quale scontro istituzionale? Qui lo scontro istituzionale è tra De Magistris e le sue funzioni di sindaco, quando omette di scegliere fra rivoluzionari psicopatici del sabato sera (11 marzo per la precisione) e le forze dell’ordine. Quando grida al complotto contro la città di Napoli da parte di Governo, Regione e pro loco di Quaglietta. Ma quale complotto? Di chi? Non c’è mai stata un’attenzione del Governo nazionale e della Regione per la città di Napoli come in questi mesi. Bagnoli è quello irpino? Il Patto per Napoli riguarda il Friuli? Le Universiadi sono state volute per il Cilento? Si potrebbe proseguire all’infinito: Citta’ della Scienza, Metropolitana, fondo disabili, opere per il sistema portuale, impianto di compostaggio a Napoli est, sostegno alla raccolta differenziata etcetera etcetera. Napoli è Napoli. Lo sa il Governo. Lo sa bene la Regione. De Magistris ha l’alto onore di esserne il Sindaco. E va rispettato per questo. Ma non può pensare d’identificare Napoli con se stesso. Vi è una sproporzione incolmabile. Se comprende questo capirà che rispondere alle sue accuse non è attaccare Napoli. Spero con queste mie elementari riflessioni di non aver portato un incolpevole contributo al divampante scontro istituzionale in atto…”, conclude il numero due della Giunta regionale.

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