“Dapprima i Comuni campani lanciano l’allarme sulla presenza di amianto sui loro territori, poi inspiegabilmente non aderiscono al bando attraverso il quale la Regione stanzia oltre 1,3 milioni di euro per interventi di rimozione dell’amianto abbandonato su aree o siti di proprietà pubblica. Un autentico paradosso che nasce a maggio, quando viene pubblicato il bando in questione, finanziato anche sulla scorta delle segnalazioni delle stesse amministrazioni comunali sul quantitativo di materiale da rimuovere, con le indicazioni delle aree in cui è presente, per trovare il suo epilogo alla data di scadenza del 30 settembre, quando (delibera 793 del 29 novembre) si scopre che appena quattro comuni hanno presentato richiesta di finanziamento. Per un totale di 152 mila euro a fronte di 1,3 milioni disponibili. Un segnale preoccupante che denota il totale disinteresse della stragrande maggioranza dei Comuni della nostra regione rispetto a un fenomeno gravissimo, con conseguenze sulla salute di tutti cittadini”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario della Commissione Ambiente Vincenzo Viglione.
“La scarsa adesione dei Comuni al bando regionale – sottolinea Viglione – da un lato pone una seria riflessione in merito a una dubbia efficacia dei canali di comunicazione regionali verso quelle amministrazioni locali che, alla luce anche delle tante segnalazioni di aree pubbliche interessate dalla presenza di amianto, si fa fatica a credere che non abbiano approfittato di misure di questo tipo. Dall’altro tutto ciò dà forza all’impegno che profondiamo da anni, teso all’approvazione della nostra proposta di legge in materia di contrasto ai pericoli derivanti dall’amianto che aspetta da oltre un anno di essere discussa in Consiglio regionale”.

 

 

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