NAPOLI – ”Evviva la sincerita’, meglio tardi che mai: anche il presidente del Consiglio, Mario Monti, si’ e’ accorto che a furia di tagli, – 600 milioni nel 2013 e un miliardo nel 2014, tanto per citare la legge di stabilita’ – il nostro sistema sanitario nazionale, noto per essere universalistico, gratuito e solidale, rischia il default”.
E’ il commento del senatore Raffaele Calabro’, Capogruppo Pdl Commissione Igiene e Salute. ”Eppure – dice ancora Calabro’ – nell’ultimo anno non si e’ fatto altro che ripetere che la riduzione dei fondi avrebbe semplicemente inciso sulle sacche di sprechi, mentre nella realta’ ha comportato una caduta vertiginosa della qualita’ e una maggiore difficolta’ di accesso ai servizi sanitari”. Secondo il senatore del Pdl, ”E’ indubbio che il SSN non puo’ permettersi sacche di inefficienza e sperperi, e che si debba puntare ad una riorganizzazione del territorio che possa porre fine a una visione ospedalocentrica costosa ed obsoleta. Tutto cio’ pero’ necessita di tempo e finanziamenti da individuare in altri settori meno basilari nella vita dei cittadini mentre e’ difficilmente realizzabile se si prosegue con la politica dei tagli lineari. Si tratta di fare scelte chiare sul sistema di welfare che intendiamo realizzare in Italia”. ”Altrimenti, – conclude il parlamentare – il Governo dica chiaramente che non c’e’ piu’ la volonta’ di garantire un sistema sanitario accessibile a tutti e che intende virare verso una sanita’ basata in gran parte sulle strutture private e sui sistemi integrativi (assicurazioni, tassazione, mutue private, franchigie e simili) e perderemo cosi’ uno dei pochi vanti di questo Paese”.