NAPOLI – “E’ più che un grido d’allarme che abbiamo raccolto dai Comuni; è la constatazione di una grandissima crisi e difficoltà che hanno i Comuni”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in merito alla questione della Tares, la tassa sui rifiuti, che potrà essere incassata dalle Amministrazioni comunali solo a partire da luglio, mettendo a rischio la disponibilità di risorse per i prossimi cinque mesi in questo delicato settore.

Caldoro ha segnalato la vicenda, che interessa tutti i Comuni d’Italia, a Vasco Errani, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza dei presidenti di Regione, affinché si possa affrontare il tema nella riunione in programma il 13 marzo. Si tratta, evidenzia Caldoro, di un argomento che “non é di diretta competenza delle Regioni”, ma queste “hanno una responsabilità di coordinamento e di garanzia per la tutela dell’equilibrio complessivo del ciclo dei rifiuti”. Ecco perché occorre raccogliere “il grido d’allarme che viene dai Comuni”. L’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, ha inviato una lettera al presidente del consiglio, Mario Monti, e ai ministri competenti e, spiega Caldoro, “si è sentito in dovere di interpretare questa difficoltà dei Comuni”. La mancata possibilità di riscuotere la tassa sui rifiuti “significa non avere la cassa per gestire il ciclo”, le cui “competenze maggiori, in termini di costi, ricadono sui Comuni”. C’é “il rischio di una crisi, un collasso del sistema”, ma non una crisi strutturale, piuttosto un “blocco finanziario” proprio per i mancati incassi. Va inoltre considerata “la situazione generale difficile per tutti” a cui si aggiunge, in Campania, una situazione storica che ha prodotto una grandissima crisi finanziaria e la situazione debitoria dei Comuni che non permette loro, con i propri bilanci, di intervenire nell’attesa della Tares”. “Una situazione complicata”, sottolinea. Rischio crisi? “Il problema non riguarda solo la Campania, ma tutto il Paese”, ha risposto. “Noi siamo la Regione che ha maggiore difficoltà – ha aggiunto – per le criticità legate alla questione debitoria e organizzativa che ereditiamo come la vicenda dei Consorzi”. Queste nuove difficoltà, di natura finanziaria, arrivano, ha ricordato Caldoro, “quando abbiamo garantito, con le note difficoltà, attraverso una forte intesa istituzionale, il fatto che non ci sono rifiuti per strada da un anno e mezzo”. Un “elemento di forza”, lo ha definito Caldoro, dovuto alla “capacità di risolvere la crisi strutturale”. Inoltre il presidente della Giunta regionale ha ribadito che “in questi anni abbiamo scalato la classifica delle Regioni in termini di raccolta differenziata, che si attesta attorno al 45%”. “Questo dimostra che i Comuni stanno lavorando, ma le criticità che ci sono, in particolare di carattere finanziario, potrebbero portare un blocco del sistema, proprio di carattere finanziario. Non è problema strutturale, ma finanziario”. (ANSA).

 

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