ERCOLANO – Sarà di nuovo in vigore la delibera sull’adeguamento tariffario nell’Ambito territoriale ottimale 3 che comprende 76 comuni tra la provincia di Napoli e Salerno: lo ha deciso la V sezione del Consiglio di Stato (ordinanza 2499 del 27 giugno scorso) che ha sospeso l’esecutività della sentenza del 4 aprile del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.
Nei mesi scorsi il Tar aveva accolto il ricorso presentato da Federconsumatori Campania, dall’ex sindaco di Visciano (Napoli) e dal Comitato Acqua Pubblica, valutando che la delibera dell’ente d’ambito, approvata dai sindaci dell’Ato3, circa gli aumenti tariffari era stata adottata in mancanza del numero legale. Ma il giudizio è stato superato dall’ordinanza del Consiglio di Stato che ha accolto l’istanza dell’Ente d’Ambito e, riservandosi il giudizio di merito, ha ritenuto modesti gli aumenti tariffari nei confronti degli utenti; inoltre, secondo i giudici, loro assenza avrebbe provocato ripercussioni sulla funzionalità del servizio. L’azienda, in sostanza, avrebbe avuto difficoltà a garantire la riparazione di guasti e disservizi e ad effettuare investimenti sul territorio. Dunque, oggi la decisione del Consiglio di Stato conferma il corretto operato dell’Ente d’Ambito. Esprime soddisfazione lo studio legale DLA Piper che ha assistito la Gori (la società che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ato 3 della Campania). Per i legali “l’esito positivo consente a Gori di ottenere dall’ente d’ambito la corretta determinazione delle tariffe, assicurando il regolare esercizio del servizio pubblico e senza pericoli per l’utenza”. “La decisione dei giudici di Palazzo Spada – commenta in una nota il senatore Carlo Sarro, alla guida dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano – seppure resa nella fase cautelare del giudizio, rappresenta un’importante conferma della legittimità dell’operato dell’Ente d’Ambito che, attraverso i modestissimi incrementi tariffari deliberati dall’Assemblea dei sindaci il 02 agosto 2011, così come riconosciuto dal massimo Organo di giustizia amministrativa, ha inteso favorire la realizzazione di importanti investimenti nei settori della depurazione e della realizzazione delle reti fognarie, con l’obiettivo di superare la ultradecennale crisi ambientale che interessa il territorio dell’Ato 3 della Campania”.