La Commissione Beni Comuni, in una riunione presieduta prima dal consigliere anziano Madonna e poi dal consigliere Formisano, ha incontrato questa mattina la presidente del Consiglio di Amministrazione delle Terme di Agnano, Marinella de Nigris, e la responsabile delle Relazioni esterne della stessa società, Silvana Alfano, per un aggiornamento sulla situazione attuale delle Terme di Agnano, società partecipata interamente comunale.
La presidente De Nigris in apertura ha ricostruito la complessità della struttura che, in ognuna delle sue articolazioni (Complesso alberghiero con annesso ristorante, Complesso benessere con SPA e piscine, aree
verdi ed un’area agricola, il complesso sanitario con le terme in convenzione con ASL Na1, le sorgenti di acque minerali e l’area archeologica) ha ereditato serie problematiche sia finanziarie, con un forte indebitamento al quale non è possibile far fronte facendo ricorso al credito bancario, che problemi di gestione, nell’ambito dei quali, ha detto la presidente, particolare rilevanza ha l’entità del personale (81 dipendenti, per un costo annuale di 3 milioni di euro) e la bassa qualificazione dello stesso, specificando che al momento è in essere una procedura di cassa integrazione che coinvolge 31 dipendenti. La presidente delle Terme ha esposto le numerose iniziative che, a partire dalla nomina avvenuta un anno e mezzo fa, sono state intraprese per ristabilire condizioni di gestione ordinarie (e tra queste anche alcune denunce di carattere penale). E’ in corso, ha precisato la presidente De Nigris, il bando internazionale per l’individuazione del soggetto imprenditoriale cui cedere, mediante contratto di affitto dell’azienda, per la durata di trenta anni, l’attività di gestione dell’intero Complesso. Problema diverso, ha spiegato la presidente De Nigris, è quello di una ulteriore procedura pubblica, in preparazione con il supporto dell’autorità garante della trasparenza del Comune, per la cessione del 40% del pacchetto azionario delle terme che comunque, ha precisato, saranno soggette, come tutte le partecipate comunali, entro il 2016, dovranno essere adeguate a ciò che la normativa nazionale prevede in termini di società pubbliche. Il quadro della situazione attuale delle terme è stato completato dalla responsabile delle relazioni esterne, Alfano, che ha esposto le molte iniziative di promozione che si portano avanti, pur nella difficoltà economica e di strumenti a disposizione, puntando sulla collaborazione con le molte associazioni, territoriali e no, e con la Soprintendenza archeologica, che hanno avvicinato alla struttura un pubblico più vasto.
I consiglieri intervenuti hanno: sottolineato la necessità di fornire alla Commissione, più che una elencazione dei limiti delle precedenti gestioni, un piano di rilancio industriale della struttura, che rappresenta un vero e proprio tesoro al quale sono state destinate in passato ingenti risorse, che salvaguardi il personale impiegato (Moretto); ribadito la fiducia nell’ottimo lavoro svolto dall’attuale gestione sottolineando però che la complessità delle questioni si scontra con l’inefficacia delle politiche regionali, soprattutto nella gestione dei finanziamenti europei (Formisano); l’opportunità di affrontare nuovamente la discussione coinvolgendo l’assessore di riferimento, l’assessore al Bilancio Palma, e anche i sindacati dei lavoratori, per ampliare il quadro informativo e individuare le politiche future per il rilancio, nell’ambito delle altre partecipate comunali, delle Terme di Agnano (Vasquez).