“Siamo particolarmente soddisfatti per aver potuto ascoltare i Sindaci e i Comitati Civici e di aver dato vita ad una sorta di coordinamento per fare squadra e fare sinergia con il territorio per porre in essere le migliori risposte sulla Terra dei Fuochi, sia sul piano nazionale che sul piano regionale”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Commissione speciale contro le ecomafie Antonio Amato (Pd) nel corso dei lavori dell’organismo consiliare riunito, con la partecipazione degli assessori regionali all’ambiente e all’agricoltura Giovanni Romano e Daniela Nugnes, sulle proposte migliorative del Decreto legge sulla Terra dei Fuochi in corso di conversione e per fare il punto sullo stato di attuazione della legge regionale contro i roghi di rifiuti.
“Abbiamo recepito le proposte dei rappresentanti del popolo e le porteremo avanti offrendo il massimo supporto ai Comuni per attuare la normativa regionale, per quanto riguarda la mappatura delle aree colpite da sversamenti di rifiuti tossici e per quanto riguarda l’eliminazione dell’amianto, entrambi attività importanti e gravose per le quali saranno necessarie ingenti risorse” ha aggiunto l’esponente del Pd.
“Bene ha fatto il presidente Amato del Pd – ha affermato il capogruppo di ‘Caldoro Presidente’, Giuseppe Maisto, che ha preso parte ai lavori della Commissione – ad ascoltare sindaci e le associazioni della Terra dei Fuochi e a raccoglierne suggerimenti e proposte. Meglio farà se non lascerà tutto questo nei cassetti e lo trasmetterà al ministro Orlando del Pd perché recepisca nel decreto le istanze e metta il governo in condizione di fare davvero la propria parte – ha aggiunto Maisto che ha sottolineato: “proprio come ha fatto la Giunta Caldoro approvando le norme sul ciclo rifiuti urbani e speciali, quelle sulle bonifiche e, non ultima la legge anti-roghi”.
Sul tema anche la consigliera di Centro Democratico Anita Sala: “la Commissione controllerà sui tempi di attuazione della legge, sulla trasparenza degli appalti e sulla corretta esecuzione dei lavori per quanto riguarda le bonifiche – ha sottolineato – affinchè il lavoro svolto dal Consiglio non venga vanificato da ritardi e inefficienze e affinchè si possano affrontare in sinergia con i Comuni le diverse problematiche applicative”.
Nell’evidenziare i diversi rilievi formulati dalla Regione Campania al Governo e la Parlamento rispetto al Decreto legge sulla Terra dei fuochi, l’assessore Romano ha evidenziato che “in effetti la problematica fondamentale è che il Decreto 136 non mette a disposizione nemmeno un centesimo per la Terra dei Fuochi” . Condividendo le preoccupazioni espresse dai rappresentanti del territorio, Romano ha evidenziato che “c’e’ bisogno di risorse per fare le diverse tipologie di bonifica, da quelle strutturali a quelle con metodiche alternative. Potremmo fare la migliore legge di questo mondo – ha sottolineato l’esponente della giunta Caldoro – ma se le Regioni non hanno risorse sara’ difficilmente attuabile”.
“Purtroppo è stato già accertato che solo l’interdizione alle attività agricole non è sufficiente perché il rischio che si corre è che i terreni possano continuare ad essere coltivati o tornare ad essere una discarica abusiva. È proprio per evitare questi problemi che mi sto battendo per avviare quanto prima le piantumazioni che, se da un lato serviranno a ripulire i terreni attraverso la bioremediation, dall’altro ostacoleranno fisicamente l’accesso alle aree” – ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes, che ha aggiunto: “entro il mese di marzo contiamo di iniziare le piantumazioni di essenze arboree fitodepuranti in quelle aree individuate dal commissariato di governo per le bonifiche della Regione Campania nell’Area Vasta di Giugliano, in cui già sono state vietate le coltivazioni. Le piantumazioni, tra l’altro, già sono iniziate, nell’ambito del progetto Life Ecoremed, nel sito Sin di Trentola Ducenta” .
Nel corso dell’audizione, i Sindaci intervenuti, in riferimento alla legge regionale, hanno evidenziato il “gravoso impegno che ricade sui Comuni per la mappatura delle aree colpite da sversamenti di rifiuti tossici e per lo smaltimento dell’amianto” ed hanno ribadito disponibilita’, in tale ottica, a collaborare con la Regione, auspicando che dal Governo provengano le risorse necessarie per dare vita a concreti interventi di risanamento ambientale e di bonifica.
I rappresentanti dei movimenti civici, entrando nel merito dei contenuti del Decreto legge sulla Terra dei Fuochi, hanno sottolineato l’importanza di aver configurato il reato ambientale del rogo dei rifiuti, ma si sono detti perplessi circa l’arrivo dell’Esercito sul territorio evidenziando che andrebbero invece potenziate le attivita’ dei Noe, del Corpo forestale dello Stato e della Polizia Municipale.
Essi hanno inoltre espresso preoccupazione per la tempistica programmata tra l’approvazione del provvedimento e gli interventi concreti in materia di profilassi sanitaria e verifica dei terreni agricoli, auspicando,invece, strumenti di più immediata attuazione. Infine, la richiesta di riconoscere ai territori della Terra dei fuochi la qualificazione di Siti di interesse nazionale per le bonifiche.