“Abbiamo trasmesso un esposto alla Corte dei Conti affinché accerti l’ipotesi di danno erariale per le gravi criticità rilevate nella quantificazione e distribuzione del Fondo per il trattamento economico accessorio dei dirigenti della Giunta Regionale, per gli anni che vanno dal 2012 al 2015. Parliamo di ben 80 milioni di euro”. Lo dice la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che insieme alla consigliera Maria Muscarà ha richiesto l’intervento della Corte dei Conti per valutare le eventuali violazioni di legge ed individuare le responsabilità dei soggetti coinvolti. “L’iniziativa è nata dall’approfondimento svolto dalla Commissione Trasparenza – sottolinea Ciarambino – che su sollecitazione di alcuni consiglieri regionali ha intrapreso un’attività conoscitiva sul trattamento economico accessorio, composto dalla retribuzione di posizione e dalla retribuzione di risultato, dei dirigenti della Giunta della Regione Campania”. “Nel corso dell’attività istruttoria portata avanti con numerose audizioni e acquisizione di documenti – continua la capogruppo – sono emerse consistenti criticità. Anzitutto, a fronte di una cospicua riduzione delle posizioni dirigenziali, non si è provveduto a ridimensionare il fondo rispetto alle posizioni effettivamente coperte, e tutto l’importo è stato suddiviso tra i dirigenti rimasti, con notevole incremento del loro trattamento economico”. “Senza contare che le indennità di risultato sono state distribuite in assenza di un Organismo di valutazione esterno (OIV) che certificasse il raggiungimento dei risultati, sostituendolo con un Nucleo di valutazione interno – evidenzia il capogruppo – i dirigenti, insomma, sono stati valutati dagli stessi dirigenti ed in assenza di un sistema di misurazione dei risultati attesi, nonché di un piano annuale della performance”. “Ma le sorprese non sono finite: la Regione Campania destina infatti l’85% del Fondo al pagamento dell’indennità di posizione, con notevoli risvolti anche sul trattamento pensionistico dei dirigenti – fa notare – ebbene, l’indennità di posizione è stata erogata in assenza della procedura di pesatura delle posizioni. In tal modo è stata pregiudicata la finalità della legge di rendere i trattamenti economici dei dirigenti proporzionali all’effettivo grado di responsabilità”. “Anomalie, mancanza di trasparenza, procedure bypassate – aggiunge – è il filo conduttore che abbiamo rilevato nel corso del faticoso lavoro svolto dalla Commissione Trasparenza, che nelle prossime settimane continuerà il suo approfondimento sul Fondo dei dirigenti del Consiglio regionale”. “Una materia vasta e delicata – conclude Ciarambino – dove la trasparenza è l’elemento più importante visto che parliamo di denaro dei cittadini e per diradare la nebbia ci siamo affidati al controllo della Corte dei Conti”.